Bif&st: Querido Fidel, favola comunista tutta napoletana

(ANSA) – ROMA, 27 SET – QUERIDO FIDEL opera prima di Viviana
Calò è una favola comunista in salsa napoletana che passa oggi a
ItaliaFilmFest, sezione competitiva del Bif&st 2021.
    “L’idea centrale del film è molto semplice – dice la regista
-. Che succederebbe se un uomo decidesse di vivere il proprio
quotidiano, seguendo esclusivamente i propri ideali? Il
protagonista della mia storia altro non è che un sognatore, un ‘picchiatello’, che vive l’eterno conflitto tra la propria
ideologia e la realtà con cui è costretto a confrontarsi tutti i
giorni. Questo contrasto si amplifica maggiormente nelle
differenze tra generazioni: quella di chi è cresciuto a ‘pane e
rivoluzione’ e quella di chi, i più giovani, sono invece
cresciuti nel mito del consumo e del capitalismo”.
    Chi è mai questo picchiatelo? Si chiama Emidio (Gianfelice
Imparato), cinquantenne comunista napoletano di fede cubana che
scrive ogni mese al Fidel e, cosa bizzarra, il ‘comandante’
regolarmente gli risponde.
    Siamo nel 1991 con un Unione sovietica vicina alla
dissoluzione, un destino condiviso dalla stessa Cuba. Ma
nonostante questo la fede comunista di Emidio è più che intatta,
anzi è sempre più vivace.
    Spalleggiato dalla fedele e comprensiva moglie, da vecchi
compagni troppo revisionisti e da un figlio sbagliato dal cuore
imperialista – nonostante lo abbia chiamato Ernesto (proprio
come il Che) – il nostro supereroe rosso vede complotti
dappertutto. Non solo, da parte sua anche voglia di piccole
rivoluzioni urbane come se da queste potessero dipendere chissà
quali cambiamenti. (ANSA).
   

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