Bocci e La caccia, favola famigliare molto noir

(ANSA) – TORINO, 27 NOV – Tra favola familiare, molto noir, e
film di genere è passato oggi fuori concorso al 40° TFF – Torino
Film Festival, nella sezione ‘Favolacce’, LA CACCIA, film che
segna il ritorno dietro la macchina da presa di Marco Bocci dopo il suo esordio alla regia con ‘A Tor Bella Monaca non piove
mai’ (2019). Per lui anche il primo film in cui dirige la
moglie, Laura Chiatti, in un cast composto da Filippo Nigro,
Paolo Pierobon e Pietro Sermonti.
    Di scena un dramma familiare che segue la storia di quattro
fratelli, tre maschi e una femmina, che si riuniscono, dopo
svariati anni, per l’improvvisa morte di un padre ingombrante, e che li ha educati appunto ‘alla caccia’ per affrontare le
insidie della vita. Ora da questa educazione, almeno da quanto
si vede nel film, i quattro, senza alcuna eccezione, non ne sono
usciti troppo bene.
    C’è infatti Silvia (Chiatti), unica femmina, che ha problemi di
tossicodipendenza e non solo; Mattia (Sermonti) è invece un
pittore dalle alterne fortune e con una compagna, piuttosto
impegnativa, aspirante cantante; Luca (Nigro) ha una
concessionaria piena di auto di lusso e di debiti, Giorgio
(Pierobon) funzionario in un’azienda, ha che fare con una moglie
e una figlia che vogliono vivere molto oltre le sue possibilità.
    Un quartetto di fratelli piuttosto complicato, quello messo in
campo da Bocci, che dovrà vedersela, alla morte del padre, con
un’eredità economica ed affettiva difficile da gestire.
    LA CACCIA, in sala a metà marzo con Minerva e Medusa, è prodotto
da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva. (ANSA).
   

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