“Boxing For Change”: il pugilato a scuola e in carcere

Italia, Spagna e Romania insieme per
avviare un’azione mirata e concreta, attraverso la pratica e i
valori del pugilato, volta alla formazione, all’inclusione e
all’integrazione sociale, nel rispetto delle pari opportunità,
dei giovani degli istituti scolastici e penitenziari. Così è
suonato il gong di “Boxing For Change – #WithBoxingYouLearn!”,
il progetto a carattere internazionale, ideato e promosso dalla
Federazione Pugilistica Italiana, insieme ai partner Scholas
Occurrentes, la Fondazione di Papa Francesco, e alla Federazione
Pugilistica della Romania, con partner associato Sport Senza
Frontiere e in collaborazione con la Federazione Pugilistica
Spagnola, Eurocube e BlancDeNoir.
    Programmato per il biennio 2024-2025 e selezionato dalla
Commissione Europea nell’ambito del Bando Erasmus “Cooperation
Partnership – Sport”, il progetto è destinato a 2000 ragazzi,
1750 studenti, di età compresa tra i 13 ei 16 anni, e 250
giovani attualmente detenuti nelle carceri minorili, con il
coinvolgimento di ben 40 istituti di zone più svantaggiate e
periferiche, considerate a rischio (37 Scuole Secondarie di I
Grado e II Grado e 5 penitenziari), di 80 Tecnici Federali e 40
insegnanti già formati e operativi.
    “Un progetto valoriale che implementa la formazione di un
target specifico, i nostri giovani, oggetto di un progetto
Erasmus. I tre paesi partner, che ringrazio sentitamente,
lavoreranno in sinergia per formare i ragazzi attraverso un
percorso serio, che rappresenta una speranza per il loro
futuro”, il commento del presidente della Fpi Flavio D’Ambrosi.
    A condividerlo, il presidente di Scholas Occurrentes José
Maria del Corral: “Un’iniziativa in linea con il messaggio di
pace di Papa Francesco, fondatore della nostra associazione, che
ha sempre dichiarato che il cambiamento debba passare
dall’educazione dei giovani, unica strada per migliorare il
mondo e lo sport, nel caso specifico i guantoni di boxe,
trasmettono valori e regole utili allo scopo”.
    A presentare le fasi progettuali è stato il segretario
generale della Fpi Alberto Tappa: “Primo step il corso pratico
di pugilato amatoriale e giovanile – le sue parole -, previsto
negli istituti in orario curriculare, in cui i ragazzi potranno
indossare i guantoni guidati dai tecnici sportivi delle
federazioni di Italia, Spagna e Romania, a cui seguirà il corso
teorico di boxe e comportamento etico-sociale fruibile sulla
piattaforma e-learning Fpi e il workshop di Scholas, a cui è
abbinato l’ “Incontro con il Campione”, un momento di confronto
con i sei Ambassador partecipanti, esempi di sport e di vita”. A
motivare i ragazzi saranno: Emanuele Blandamura (campione
europeo dei medi), Michael Magnesi (campione mondiale Ibo dei
superpiuma) e Pamela Malvina Noutcho Sawa (Campionessa Ebu
Silver dei leggeri); per la Spagna Emmanuel Reyes (medaglia di
bronzo nei massimi a Parigi 2024) e Ayoub Ghadfa (medaglia
d’argento nei supermassimi a Parigi 2024); per la Romania Robert
Eusebiu Jitaru (campione europeo Elite 2017-2018).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it