lunedì, 21 Aprile 2025
Bruce Willis potrebbe presto apparire in film realizzati con l’intelligenza artificiale
Si tratta di un argomento destinato a diventare di estrema importanza nei prossimi anni: ora che la tecnologia digitale permette di ringiovanire, addirittura resuscitare, un attore, è lecito produrre film sfruttando queste tecnologie? È una questione morale, ma è soprattutto una miniera d’oro: già c’è stato chi ha messo in lavorazione un film con James Dean (ma non solo), e i recenti passi avanti anche in fatto di ricostruzione vocale hanno permesso di ringiovanire Mark Hamill in The Mandalorian e The Book of Boba Fett, con esiti sempre più stupefacenti. Il limite è il cielo, e Bruce Willis lo ha capito.
Dopo aver interpretato una serie di spot russi via Deepfake, Bruce Willis, di recente ritiratosi dalle scene dopo una diagnosi di afasia, ha venduto i diritti della propria immagine a Deepcake, una compagnia che progetta di realizzare film e serie TV con l’intelligenza artificiale, riunendo sullo schermo attori vivi e defunti. Il CEO Maria Chmir ha detto che la compagnia sta trattando con studi cinematografici ed eredi di celebri star del cinema per concludere contratti analoghi:
Creiamo gemelli digitali di celebrità e il processo di lavorazione non richiede la presenza fisica di una celebrità sul set. Significa che comici come Charlie Chaplin e Kevin Hart possono interagire in un solo fotogramma ora.
Il futuro del cinema?
Le prospettive sono potenzialmente rivoluzionarie e devastanti per l’industria del cinema come la conosciamo oggi. Ne parlavamo durante una nostra recente diretta su Twitch: se un giorno, tra una ventina d’anni, un produttore si svegliasse e volesse realizzare una nuova avventura di Indiana Jones con un giovane Harrison Ford, potrebbe farlo. Gli basterebbero Deepcake e Respeecher, il software con cui è stata ricreata la voce del giovane Mark Hamill e, di recente, quella di James Earl Jones in Obi-Wan Kenobi.
Ma c’è di più: un attore potrebbe anche decidere di interpretare due film contemporaneamente, o di non invecchiare mai sul grande schermo (un po’ come Tom Cruise, con meno fatica). Senza contare che qualunque regista potrebbe potenzialmente lavorare con le proprie star preferite di qualsivoglia epoca storica.
Fantascienza, per ora. Ma è indubbio che i passi da gigante ci sono stati (pensiamo ai primi esperimenti, come Jeff Bridges in Tron: Legacy), e che prima o poi arriverà il momento in cui la ricostruzione digitale sarà indistinguibile dalla realtà. Sarà un momento storico, nel bene e nel male; e Bruce Willis sarà lì, nei panni del John McClane in Die Hard 10.
Fonte: ITV
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