domenica, 24 Novembre 2024
Burberry, la musica come elemento di riconnessione
La nuova collezione Burberry è una fuga solitaria verso una nuova community consapevole e ottimista, unita dal desiderio di ripartenza e soprattutto dalla musica. «Sono sempre stato ispirato dalla musica e dalla sua capacità di trasportare la nostra mente, il modo in cui riesce a connetterti con tempi, luoghi e persone oltre i confini» afferma il Direttore Creativo Riccardo Tisci. «C’è un forte sentimento di unità ma anche di individualità: incoraggiarsi ed elevarsi a vicenda per esprimersi liberamente».
Burberry continua il suo percorso evolutivo, facendosi spazio tra i grovigli dei dettami tradizionali alla ricerca della sua nuova identità di stile, identità che rimane ancorata all’heritage e alla maestria sartoriale che contraddistingue questo storico brand ma che si plasma attraverso la visione creativa di Tisci ovvero quell’estetica riconoscibile alla quale ci ha abituati, fluida, concettuale e sincera. Come sincera e simbolica è la rappresentazione della collezione: un gruppo di modelli eterogeneo crea un percorso, partendo da una spiaggia/non spiaggia, verso una struttura indefinita urbana e grezza, simbolo del ritrovo e dell’aggregazione sociale, in un’atmosfera psichedelica con tanto di musica trance degli Shpongle, gruppo musicale britannico. Un’esortazione alla creatività e alla libera espressione personale.
La collezione è un racconto di individualità e di sperimentazione, ne è un chiaro esempio la rielaborazione del trench. capo iconico della Maison, che per questa stagione gioca sulla modularità e sulla semplificazione. I nuovi modelli sembrano due semplici pannelli congiunti solo sulle spalle, sempre senza maniche, sia nei colori basici della collezione, bianco, rosso e nero, che nel tradizionale beige. Irriverenti incursioni della cultura clubbing suggeriscono finti piercing facciali, cappotti e tute in pelle nera, una macro stampa lettering propone la scritta ‘Universal Passport’ su camicie e T-shirt in rete oversize, la sartoria e i capospalla scardinano i dettami tradizionali proposti senza maniche in versione gilet e volume oversize. Cinghie, imbracature e lacci, cifra stilistica di Tisci, si rincorrono su pantaloni, trench e outerwear in quella commistione formale/sportiva tipica dell’estetica contemporanea. I totem umani infine sono un chiaro simbolismo della ritrovata voglia di unione e connessione umana.