Calcio: Atalanta; Gasperini, espulso da un ragazzino

(ANSA) – BERGAMO, 24 OTT – “Perché mi devo far sventolare
dei cartellini da dei ragazzini?”. Gian Piero Gasperini dalla
pancia dello stadio di Bergamo non manda giù l’espulsione al
novantesimo in Atalanta-Udinese: “Una cosa assurda. Non ho una
controparte che mi spieghi il perché: c’è stato un fallo di
Scalvini su cui ha protestato tutto lo stadio, un’azione nostra,
una loro. Questi signori devono metterci la faccia: non ho
protestato, non ho detto niente, non ci sono stati episodi in
questa partita”, rimarca il tecnico nerazzurro.
    “Non stavo rimproverando un mio giocatore, non ho detto
proprio niente: è la mia parola contro la loro, non mi sono
nemmeno accorto di essere stato ammonito – continua Gasperini -.
    Mi sono solo chiesto ad alta voce per quale motivo lo fossi
stato. Gli arbitri sono professionisti, può darsi non siano
pagati molto, ma devono comportarsi come tali venendo a
spiegarci le situazioni: se ci mettessero la faccia, almeno si
vedrebbero di che pasta sono. C’è un problema di qualità
enorme”.
    Sulla gara: “Se hai l’opportunità di chiuderla, con una
squadra fisica si rischia sulla prima palla inattiva. Abbiamo
fatto la nostra partita, tecnicamente non bellissima, dovendo
badare alle ripartenze avversarie che non hanno comunque
prodotto occasioni eclatanti. Sull’1-0 gli spazi erano più
aperti, l’Udinese ha inserito attaccanti”. Sui sette assenti
odierni, Gasperini precisa che “Demiral, Maehle e Toloi sono
recuperabili, Pessina è vicino, per Gosens e Djimsiti ci vorrà
un po’ di più”. (ANSA).
   

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