Calcio: Atalanta stecca a Udine, pari che allontana la vetta

(di Lorenzo Padovan) L’Atalanta stecca a Udine, pareggia
0-0 grazie a un super Carnesecchi, e spreca l’opportunità di
riagganciare il Napoli in vetta, al termine di una prestazione
sottotono. I bianconeri – al terzo pari di fila – devono
recriminare per la scarsa vena realizzativa che ha impedito di
portare a casa il bottino pieno. Runjaic, orfano dello squalificato Lucca e dell’infortunato
Davis, si affida in attacco alla coppia di giocoleri
Sanchez-Thauvin. Gasperini mischia le carte: nella sua squadra
tutti possono essere titolari. Dietro torna Scalvini – che a
Riad aveva giocato a centrocampo -, davanti la scelta cade su
Pasalic, De Ketelaere e Lookman.
    Nei primi 20 minuti prevale la tattica, poi sale in cattedra
Sanchez che con un assist di 40 metri libera Ehizibue in area:
il laterale scarica per Thauvin che dal limite va a un passo
dalla rete: la sua conclusione, deviata, si spegne di poco a
lato. Nell’occasione Djimsiti si scontra con l’olandese e ha la
peggio rimediando un trauma cranico con una ferita che lo ha
costretto a lasciare il campo, sulle sue gambe, a Hien. Il nino
maravilla – alla prima da titolare in campionato – disegna
calcio e costringe la Dea a interventi ruvidi per fermarlo.
    Al 32′ il vantaggio friulano sembra cosa fatta: sugli
sviluppi di un corner, Bijol incorna da pochi passi ma
Carnesecchi ha un riflesso straordinario e riesce a smanacciare
sulla riga, in due tempi. Sul tramonto della frazione accade qualcosa che nel calcio si
vede raramente: su traversone dalla sinistra di Kamara, Sanchez
anticipa tutti e di testa centra in pieno il palo; la sfera
torna al centro dell’area e il cileno calcia a botta sicura, ma
il suo siluro si stampa sulla traversa e torna verso il
dischetto, dove Lovric si avventa e con un’incornata costringe
Carnesecchi al secondo miracolo di giornata, respingendo di mano
tra le gambe di Ehizibue, a un passo dalla linea di porta.
    Gasperini ha un diavolo per capello: da anni l’Atalanta non
terminava un intero tempo di gioco senza nemmeno una vera
conclusione verso la porta avversaria.
    Il tecnico orobico lascia negli spogliatoi un disorientato –
e ammonito – Scalvini – per inserire Kossuonou. Nemmeno il tempo
di accomodarsi e l’Udinese torna a impensierire Carnesecchi,
costretto a colpire di testa fuori area in uscita. Sulla corta
respinta, il solito Sanchez vede la porta vuota, ma viene
abbattuto da Kolasinac, che rimedia il giallo.
    All’ora di gioco Gasperini perde definitivamente la
pazienza: fuori un Lookman irriconoscibile e Pasalic,
impalpabile, e dentro i talenti di Samardzic e Zaniolo. Runjaic
vuole le batterie sempre cariche e cambia gli interni di
centrocampo Lovric e Payero, inserendo Atta ed Ekkelenkamp.
    Cresce l’Atalanta e Hien al 29′ di testa conclude a lato.
    Finisce anche la partita di un esausto – e osannato – Sanchez:
c’è spazio per Iker Bravo nell’ultimo quarto d’ora. La Dea ci
prova con più continuità ma la difesa Udinese tiene. E al 94′
gli ospiti quasi non pescano il jolly da 3 punti: Samardzici si
libera al limite e con una rasoiate delle sue costringe Sava a
una grande parata, per salvare il risultato ed evitare la beffa
nell’unico vero tiro in porta degli avversari.
   

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