sabato, 22 Febbraio 2025
Calcio: Di Francesco, Lazio due gradini sopra il Venezia

“La Lazio è determinata, cattiva,
fa la partita e ha fisicità. Dobbiamo mettere in campo le loro
armi e qualcosa in più. Perché se guardiamo il discorso tecnico
e qualitativo in generale, siamo un paio di gradini sotto, ma
questi due gradini li dobbiamo colmare con la determinazione e
la grinta che non può e non deve mancare”. Lo ha detto Eusebio
Di Francesco, in conferenza stampa, presentando l’anticipo del
sabato pomeriggio, al Penzo, del suo Venezia con la formazione
capitolina, che occupa il quarto posto.
“E’ una squadra in grande condizione e forma, Baroni sta
facendo un ottimo lavoro, ha giocatori che rispecchiano il suo
voler intensità e qualità – è proseguita l’analisi del tecnico
dei lagunari -. Da quando ho cominciato mi sento sempre sotto
esame, in questo lavoro. I periodi possono essere negativi o
positivi, ma ci dobbiamo credere che ci possano essere periodi
più positivi. Ci serve il risultato”.
Circa gli infortunati, dopo tre mesi torna Duncan e anche
Haps è recuperato, resta ai box il solo Sagrado.
L’allenatore si è focalizzato anche sulla fase offensiva,
quella in cui gli arancioneroverdi stanno avendo più difficoltà
nelle ultime settimane. “Sta a noi mettere gli attaccanti nelle
condizioni di fare al meglio e stimolandoli con esercitazioni
per essere incisivi. Ma poi la partita è un momento che va
vissuto con una convinzione unica, noi dobbiamo essere più
convinti. Ma non dirò più che dobbiamo migliorare, perché
dobbiamo fare gol, punto, non migliorare”.
Dopo gli sfoghi delle ultime settimane, Di Francesco ha detto
la sua anche sul Var a chiamata. “Non mi fa impazzire. Mi
piacerebbe che fossero più chiare certe cose o che
l’interpretazione non debba variare da una partita all’altra. Mi
incazzo sui falli dove un difensore ti tiene, tu cerchi di
divincolarti, lo tocchi e sembra che lui muoia per terra.
Condivido quanto detto da Gasperini sui rigorini. E ci sono
troppi tempi morti nel calcio di oggi”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA