Calcio: Fiorentina; Palladino, ‘Inizio positivo per i risultati’

Raffaele Palladino ha parlato oggi
a Sky Sport tracciando un primo bilancio della sua nuova
avventura sulle sponde dell’Arno: “Sicuramente positivo per
quanto mi riguarda e per i risultati che sono arrivati.- le
parole del tecnico – Ci sono aspetti su cui migliorare e stiamo
lavorando per questo, all’inizio abbiamo avuto delle difficoltà
a trovare l’identità di squadra e ora siamo sulla strada giusta.
    C’è stata una grande crescita nei ragazzi, abbiamo una sola
sconfitta in quella che probabilmente è stata la miglior partita
giocata, cioè contro l’Atalanta”. Quella strada giusta, come
ricorda l’allenatore dei gigliati, che forse è stata imboccata
tra il primo e secondo tempo della partita casalinga contro la
Lazio: “In quei 15 minuti si analizza il primo tempo, ho pensato
di cambiare sistema di gioco perché la squadra può farlo vista
la passata stagione con Italiano – spiega – Nei primi mesi
abbiamo lavorato con un sistema diverso, con la difesa a tre, ma
sono felice perché la squadra ha raggiunto la maturità per fare
entrambi i sistemi di gioco”.
    “Sono consapevole del fatto che la Fiorentina è una società
storica e ambiziosa e lo sono anche io, con staff e squadra –
prosegue Palladino – Questo è un gruppo competitivo, vogliamo
raggiungere grandi obiettivi e migliorarci e questo è possibile
solo con gli allenamenti. Solo questo possiamo promettere,
vorrei che la squadra crescesse sempre di più. Per questo non mi
sento di parlare di un obiettivo, perché l’obiettivo è fare bene
nel quotidiano”. Una Fiorentina che quest’anno può contare su un
centravanti importante come Moise Kean: “Su Moise possiamo
aprire un libro. Lui ha la mia fiducia e quella della società.
    La parola fiducia può sembrare banale, ma è fondamentale. Si è
dimostrato grande professionista da subito ed è cresciuto
mentalmente, fa ogni allenamento al massimo ed è un esempio per
i compagni. Colpani? Sapete che io stravedo per lui – conclude –
sono contento. Sta facendo anche un lavoro di sacrificio, fa 12
chilometri a partita ed è uno degli attaccanti che calcia di più
in Serie A. Gli manca il gol e un po’ di fiducia”.
   

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