domenica, 29 Dicembre 2024
Calcio: Runjaic, vittoria a Firenze ci darà la carica giusta
“Sicuramente a Firenze è stata una
vittoria che ci ha fatto bene. L’atmosfera durante la settimana
è stata buona e avevamo già pianificato l’allenamento a porte
aperte, ma è stato ancora più bello farlo con questo entusiasmo
e quasi 3mila persone. Ho visto tanti giovani ed è importante
per una società come l’Udinese avere un legame stretto con i
tifosi. C’è tanto entusiasmo e con questo si può fare una buona
partita, anche se non basterà”. Sono le parole con cui Kosta
Runjaic, in conferenza stampa, ha introdotto il lunch match
casalingo di domani con il Torino.
“Dobbiamo lavorare bene quando non saremo in possesso e
cercare di mettere qualità quando recupereremo palla – il piano
tattico del tecnico dell’Udinese -. Il Torino ha iniziato bene
la stagione, poi si è un po’ rallentato a livello di risultati
ma sono in grado di giocare un possesso palla molto avanzato.
Hanno dei difensori che giocano bene con la palla tra i piedi e
danno un gran contributo nella costruzione dal basso. Hanno
esterni aggressivi e un portiere molto esperto che può essere
pericoloso durante la gara per i suoi lanci. Hanno 3/4 soluzioni
tattiche che possono usare e noi non dovremo stare né troppo
bassi ma nemmeno troppo alti per non soffrire troppo i lanci
lunghi”.
Quanto agli infortunati, Bijol tornerà al centro della
difesa, mentre Payero potrà dare il proprio contributo ma
partendo dalla panchina, esattamente come Sanchez.
“Capisco che vi sia grande interesse attorno al ‘Nino’ ed è
giusto che sia così – ha osservato l’allenatore dei friulani –
Domani non potrà essere titolare in quanto ha bisogno di ancora
un po’ di tempo per entrare nei meccanismi della squadra. In
base a come evolverà la partita, è possibile che possa giocare
uno spezzone”.
Un accenno anche a Pafundi, che è tornato ad allenarsi a
Udine dopo il prestito al Losanna e che dal primo gennaio sarà
convocabile assieme al difensore Solet, svincolato dal
Salisburgo.
“Ho visto raramente un talento di questo livello per quanto
riguarda i movimenti, quando è in possesso e la sua visione. È
davvero bello vederlo giocare al calcio ed è un grande talento,
però adesso bisogna lasciarlo integrare e adattarsi con la
squadra. Il calcio richiede anche fisicità nei duelli e adesso
dipende da lui cosa vuole fare, deve crescere ed essere in grado
di imporre il proprio marchio sulla squadra”.
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