sabato, 26 Aprile 2025
California in soccorso di Hollywood, nuovo tax credit

(di Lucia Magi) La California tende una mano a
Hollywood. Le commissioni competenti del parlamento di
Sacramento hanno dato il via libera a due progetti di legge che
raddoppiano il tax credit per il cinema e la televisione. È un
passo a lungo atteso dall’industria dello spettacolo più
prolifica e storica del paese, che stenta a riprendersi dopo la
pandemia, gli scioperi del 2023 e gli incendi di gennaio.
Con l’approvazione unanime delle commissioni, i disegni di
legge SB630 e AB1138 passano ora all’esame del Senato e della
Camera, rispettivamente, e poi sul tavolo del governatore Gavin
Newsom, promotore dell’iniziativa. L’intenzione è quella di
rendere la California un posto fiscalmente più appetibile per
gli Studios e di rallentare la fuga delle produzioni, che hanno
segnato in aprile un calo disastroso di oltre il 22% rispetto al
primo quadrimestre dell’anno scorso. “L’intrattenimento è parte
integrante dell’identità della California. Se ce lo lasciamo
sfuggire, perdiamo una parte di noi stessi”, ha detto il
senatore Jerry McNerney durante l’udienza di mercoledì.
Le votazioni a Sacramento sono arrivate dopo una
mobilitazione imponente dei lavoratori del settore. I
legislatori sono stati sommersi da più di 100.000 lettere che
chiedevano l’approvazione del pacchetto. “Non è esagerato dire
che se non agiamo in fretta, Hollywood sarà la prossima Detroit:
una città costruita su un’industria specifica, che diventa un
guscio vuoto quando quell’attività si trasferisce altrove”, ha
affermato Noelle Stehman, una delle organizzatrici della
campagna ‘Stay in LA’, che ha ricevuto l’endorsement di migliaia
di lavoratori dello spettacolo, da star come Ben Affleck, Keanu
Reeves o Kevin Bacon, alle maestranze e agli addetti della post
produzione, nonché delle imprese locali “perché se si ferma
Hollywood, è tutta Los Angeles a diventare una città spettro”.
La nuova legislazione alza il tetto degli incentivi statali
da 330 a 750 milioni di dollari all’anno, facendo della
California lo stato con il programma di credito d’imposta più
ampio degli Stati Uniti dopo la Georgia, dove non c’è un limite.
Potranno accedere agli aiuti anche serie tv con puntate da 20
minuti, film d’animazione e cortometraggi e gli sgravi
disponibili sulle spese sostenute salgono dal 20% al 35% per
ogni progetto, lasciando alla California Film Commission la
possibilità di concedere un ulteriore 5%.
Si tratta di una mano tesa “non ai dirigenti degli Studios, ma
alle famiglie della classe media e ai fornitori locali di tutto
lo Stato: i vostri elettori, insomma”, ha riassunto in
commissione Rebecca Rhine, che ha lanciato l’iniziativa ‘Keep
California Rolling’ per mantenere i set operativi nel Golden
State.
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