Cannes: Sean Penn, Trump disastroso con i poveri sul Covid

(ANSA) – ROMA, 11 LUG – La mascherina protettiva con scritto
CORE e il discorso che va subito sui temi a lui cari
dell’impegno e della politica: Sean Penn al festival di Cannes
ha presentato ieri sera in concorso Flag Day, di cui è regista e
interprete insieme alla figlia debuttante Dylan, protagonista di
talento e molto lodata. Ha espresso parole forti sulla gestione
della crisi sanitaria da parte dell’amministrazione Trump. Con
la sua non profit CORE, Community Organised Relief Effort , Sean
Penn per tutto un anno si è dato da fare a Los Angeles e non
solo portando ogni genere di aiuto e contribuendo a test e
vaccinazioni.
    “Siamo stati – non solo come paese, ma come mondo – delusi e
apertamente trascurati, disinformati da Trump, è stata
un’amministrazione oscena, la sua politica sul Covid sembrava
fatta apposta contro le comunità disagiate”, ha detto Penn
dell’ex presidente e della sua task force sulla pandemia. “Con
la nuova presidenza Biden le cose sembrano migliorare, come il
sole che sorge, siamo in una fase di transizione”, ha aggiunto.
    “Non c’è stato alcuno sforzo di integrità da parte del governo
federale fino a quando l’amministrazione Trump non se ne è
andata”.
    Attivista di lunga data, sin dagli anni del terremoto di
Haiti e l’uragano Katrina, Penn con il suo fare empatico,
carismatico ha raccontato che aveva proposto a Matt Damon il
ruolo in Flag Day ma che l’attore-sceneggiatore lo ha rifiutato “se non interpreti sullo schermo il padre di Dylan sei un
cretino!”, ha raccontato felice alla fine di aver promosso il
debutto della figlia avuta con Robin Wright Penn. Anzi è proprio
arrossito ai complimenti ricevuti per lei. All’incontro era
presente anche Jennifer Vogel, l’autrice del libro verità da cui
è tratto Flag Day: “era una storia così personale che dovevo
sapere in che mani affidare la mia vita, e ho avuto fiducia
nella famiglia Penn”. (ANSA).
   

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