sabato, 23 Novembre 2024
Cardiochirurgia, intervento dal vivo al congresso europeo
Un complesso intervento di
sostituzione dell’arco aortico è stato eseguito dal vivo da
Marco Di Eusanio, Direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda
ospedaliero universitaria delle Marche (Aoum) che ha impiantata
una nuova protesi, disegnata con Emanuele Gatta, della Chirurgia
Vascolare dell’Aoum, su una 77enne, ha aperto il congresso
Congresso Europeo di Cardiochirurgia a Berlino.
L’intervento è stato trasmesso in diretta per l’apertura del
congresso della Società Europea di Chirurgica Cardiaca e
Toracica a Lisbona, di fronte a circa 1.000 delegati provenienti
da tutto il mondo. “Gli interventi per il trattamento degli
aneurismi e delle dissezioni dell’aorta toracica – spiega Di
Eusanio – sono tra i più complessi che eseguiamo in
Cardiochirurgia. Per poter sostituire segmenti di aorta che
perfondono organi vitali come il cervello, il midollo spinale, i
visceri etc. dobbiamo interrompere e manipolare profondamente la
circolazione e introdurre sofisticate metodiche di protezione
d’organo. I pazienti possono essere giovanissimi perchè affetti
da sindromi genetiche o più anziani con pareti aortiche
degenerate per l’invecchiamento e l’ipertensione. Nella paziente
di Berlino, oltre ad un bypass aortocoronarico, abbiamo
sostituto l’aorta ascendente, l’arco aortico e posizionato uno
stent in aorta toracica discendente con una protesi ibrida che
abbiamo disegnato con Gatta. Si tratta di una protesi che
fornisce importantissimi vantaggi. La patologia aortica ha una
natura progressiva. I pazienti operati per la sostituzione di un
segmento aortico possono richiedere successivi interventi
chirurgici o endovascolari per lo sviluppo di nuovi aneurismi in
altri tratti”. Questa nuova protesi “rende possibile, in maniera
più semplice e meno rischiosa, gli interventi secondari. Per
questo motivo – prosegue Di Eusanio – l’abbiamo chiamata T-Next
(Think Next – pensa al prossimo step chirurgico). Nello stesso
giorno, Gatta presentava la nostra protesi ad altre tecniche
sviluppate insieme a Vienna, al più importante Congresso Europeo
di Chirurgia Vascolare”.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale Aoum Armando Marco Gozzini: “All’Azienda Ospedaliero Universitaria
delle Marche gli interventi aortici – con tecniche ‘open’
(tradizionali e mini-invasivi), endovascolari o ibridi – sono
circa 800, su pazienti che provengono da tutta Italia. Sono
tantissimi, numeri che ci pongono tra i primissimi centri
aortici in Italia e non solo”. Alle congratulazioni si è
associato il rettore dell’Università Politecnica delle Marche
Gian Luca Gregori per un’intervento “frutto della grande
professionalità dell’equipe, basata su competenze
multidisciplinari al servizio della salute di moltissimi
pazienti. La ricerca scientifica in ambito
internazionale e le collaborazioni istituzionali sono
fondamentali per raggiungere obiettivi ambiziosi che
avranno ricadute importanti per la nostra Comunità”.
“I cardiochirurghi ed i chirurghi vascolari dell’Aoum – informa
Di Eusanio – hanno avviato da tempo l’Aortic Team, un gruppo
multidisciplinare di specialisti che si occupa di aorta e mette
insieme e condivide al suo interno cultura, esperienza e skills
con l’idea di offrire, dopo valutazione e discussione, sempre e
solo la migliore delle opzioni terapeutiche al paziente. Ed è da
questo tipo di collaborazione che nascono idee come quella di
T-Next”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA