Castellitto, a Centro sperimentale spazio agli artisti in guerra

Aprire il Centro Sperimentale di
Cinematografia ad artisti provenienti dalle zone di guerra: è
l’iniziativa che si propone di realizzare nella seconda metà di
giugno Sergio Castellitto, il nuovo presidente del Csc.
    “Credo che questo luogo debba imparare a rompere la cupola
del convento ed aprirsi affettuosamente verso l’esterno. Viviamo
tutti la dimensione di allarme sociale politico e soprattutto
psichico delle guerre che sono a due ore e mezza di volo dalle
nostre case e mi è sembrato interessante che questo luogo
aprisse le sue porte e si facesse casa per ospitare artisti,
cineasti, scrittori, musicisti e studenti, perché potessero
confrontarsi qui. O anche confliggere… nei limiti del dialogo”
ha annunciato il cineasta parlando del “tema che più mi
interessa ora: quello della diaspora degli artisti in guerra”.
    “Questo luogo deve decidere se farsi rifugio di se stesso o
diventare una platea aperta all’esterno”, dice Castellitto
parlando dell'”iniziativa che stiamo organizzando e che ci
auguriamo di mettere in piedi nella seconda metà di giugno”.
    Sempre che le condizioni lo consentano, perché, ricorda in
occasione di una conferenza stampa, “non si tratta di persone
che in questo momento stanno prendendo un Pernod al Cafè de
Flore, ma che dovrebbero arrivare da luoghi complessi”.
    L’iniziativa dovrebbe tradursi in un film realizzato dagli
studenti del Centro Sperimentale.
   

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