Cdm: approvata la rimodulazione di Irpef, Ires e dell’imposta forfettaria per gli armatori

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in mattinata il decreto legislativo di revisione di Irpef e Ires.

Lo ha annunciato in una nota il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che ha aggiunto: “Il provvedimento interviene sulla determinazione del reddito, sia delle persone fisiche che di quelle giuridiche, con modifiche che interessano le diverse categorie reddituali”.

Redditi da lavoro autonomo

Entrando nello specifico, il viceministro ha affermato che per quanto concerne i redditi da lavoro autonomo “viene razionalizzata tale categoria reddituale con una sostanziale semplificazione del sistema, avvicinandola a quella del reddito d’impresa. Inoltre, viene introdotta la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questa misura favorisce la crescita e la competitività dei professionisti”. Inoltre, a decorrere dal 2024, viene introdotto il principio di onnicomprensività. Non producono reddito di lavoro autonomo e sono indeducibili per chi li sostiene i rimborsi spese addebitati analiticamente al committente (viaggio, vitto, alloggio), oltre ai riaddebiti per uso comune degli immobili utilizzati nell’attività professionale (utenze).

Per quanto concerne gli ammortamenti si avrà una riduzione alla metà della quota di ammortamento deducibile nel 1° periodo d’imposta; la deducibilità del costo residuo del bene non ancora completamente ammortizzato in caso di eliminazione dall’attività. Per i beni immateriali le quote di ammortamento del costo vedranno i diritti di utilizzazione dei brevetti industriali avere una deducibilità fino al 50%; per gli altri diritti di natura pluriennale, deducibili in misura corrispondente alla durata di utilizzazione prevista dal contratto o dalla legge.

Redditi da lavoro dipendente

Per quanto concerne i redditi da lavoro dipendente non concorreranno quindi a formare il reddito di lavoro dipendente i contributi e premi versati dal datore di lavoro, anche a favore dei familiari fiscalmente a carico dei dipendenti, per polizze assicurative riguardanti il rischio di non autosufficienza e di gravi patologie. Per le trasferte nel comune viene riconosciuta la non concorrenza al reddito dei rimborsi per spese di viaggio e trasporto documentati.

Redditi agrari

Un altro intervento ha riguardato i redditi agrari: qui è stato ampliato il meccanismo di determinazione del reddito agrario per le nuove tecniche di produzione non incentrate sullo sfruttamento diretto del terreno. In particolare, sono state introdotte “regole che valorizzano le colture innovative, come le vertical farm e le colture idroponiche. L’obiettivo è sostenere un’agricoltura tecnologica e moderna, che renda il nostro Paese, anche dal punto di vista fiscale, al passo con i tempi”, ha affermato Leo.

Redditi d’impresa

È stato rivisto anche il reddito d’impresa, con la riduzione del doppio binario civile-fiscale e la rivoluzione del sistema di riporto delle perdite infragruppo. Questo è stato fatto per allineare l’Italia agli standard europei.

Ritocchi anche sui regimi di riallineamento: per quanto concerne il Saldo globale (la somma algebrica di differenze tra valori contabili/fiscali degli elementi patrimoniali) se positiva la tassazione sarà separata con aliquota ordinaria IRES e IRAP; se negativa ci sarà una deduzione in quote costanti nell’anno in cui si esercita l’opzione e nei successivi. Per le Singole fattispecie, se il saldo è positivo si avrà un’imposta sostitutiva 18% IRES e 3% IRAP; se negativo sarà invece indeducibile.

Tra le altre disposizioni, si segnala la proroga della Tonnage tax, ovvero l’agevolazione fiscale spettante alle imprese marittime a determinate condizioni, che consiste nella possibilità di determinare forfetariamente il reddito imponibile derivante dall’utilizzo delle navi in traffico internazionale. La proroga è stata fatta di comune accordo con la Commissione Ue. In tal modo “si dà l’opportunità alle imprese armatoriali di poter beneficiare di questo importante regime, che altrimenti sarebbe scaduto”. “Si interviene anche sulle aliquote delle società di comodo, con particolare attenzione alla determinazione del reddito per quelle immobiliari e da partecipazione”, aggiunge Leo.

“Con questo decreto – conclude – il governo continua il cammino verso la costruzione di un fisco più moderno ed efficiente, confermando l’impegno preso con i cittadini per una riforma strutturale in linea con le esigenze del Paese e delle imprese. Questo è il quattordicesimo decreto legislativo approvato in via definitiva a cui si aggiungono i tre testi unici già pubblicati in Gazzetta Ufficiale”.

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