Champions: Gasperini, ora torniamo a vincere in campionato

“Stasera abbiamo messo tre buoni
mattoncini per la prima fase. La prossima è il Celtic, poi due
trasferte impegnative a Stoccarda e Graz, quindi il Real in casa
e il Barcellona. Mai farsi prendere troppo dall’entusiasmo e
dalla presunzione, anche se i tifosi nella coreografia in Curva
Nord contro l’Arsenal hanno scritto ‘liberi di sognare'”. Così
Gian Piero Gasperini, dopo il 3-0 allo Shakhtar, a commento
delle possibilità dell’Atalanta di piazzarsi anche tra le prime
otto in classifica nella League Phase di Champions, per
guadagnare direttamente gli ottavi di finale.
    “E’ stata una buona prova e siamo in crescita, anche coi
nuovi, come Kossounou e Samardzic. Ma il confronto con la
squadra che ha vinto l’Europa League è ingeneroso, abbiamo dieci
giocatori di movimento nuovi. Non siamo più gli stessi, chi è
arrivato va inserito, siamo solo alla quinta partita dalla
chiusura del mercato”, rimarca dalla sala stampa di
Gelsenkirchen il tecnico nerazzurro.
    “Il campionato è un’altra competizione e per certi aspetti
alcune partite sono anche più difficili di quelle di coppa. E’
importante tornare alla vittoria in A col Genoa già sabato –
prosegue Gasperini -. Dobbiamo recuperare bene, giocare sabato è
un’anomalia per chi gioca in Champions il mercoledì. Dobbiamo
recuperare le migliori energie, perché in serie A per vincere
devi stare molto bene”.
    Ancora, sui singoli: “Bellanova ha fatto un bel gol in
chiusura sul secondo palo, non è uno che ne fa tanti.
    L’obiettivo è la tenuta nei novanta minuti. Sono contento per il
gol in Champions che mancava a Djimsiti: utile e molto
importante, ha concretizzato la supremazia”.
    Infine, l’amarcord ricordando il 3-0 di Kharkiv proprio con
lo Shakhtar l’11 dicembre 2019: “Un passo decisivo nel nostro
percorso nelle competizioni europee, perché ci consentì di
passare il primo girone di Champions dopo averlo iniziato male.
    Siamo alla quarta presenza in sei anni, l’Atalanta ha imparato
tanto e deve guardarsi solo dalla presunzione”.
   

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