Champions League, Bruges-Atalanta 1-1

Bruges-Atalanta 1-1 CRONACA, andata del playoff per l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

Gol di Jutglà al 15′ su assist di Talbi.

Pareggio di Pasalic al 41′ su passaggio di Zappacosta.

LA VIGILIA:
Kossounou che torna a maggio, Scalvini e Scamacca che si rivedranno in ritiro, e ancora Kolasinac, Lookman, Maldini e l’influenzato Ruggeri. Sette indisponibili sono la zavorra di un’Atalanta all’inizio delle eliminatorie di Champions League, chiamata a Bruges all’andata del doppio spareggio per l’accesso agli ottavi di finale. “Gli infortuni incidono e sono figli di un periodo in cui si gioca sempre. E non siamo nemmeno favoriti, io alle percentuali non credo. Contro una squadra che col Manchester City ha saputo difendersi dopo aver messo in difficoltà il Milan e la Juventus serve giocare bene”, il diktat dell’allenatore Gian Piero Gasperini. Che indica un protagonista, l’ex di turno: “Charles De Ketelaere deve migliorare in fase di realizzazione. Ha una tecnica che gli consente di partire lontano dalla porta, ma è lì in area che ci serve, quella è la sua priorità”. Nella vigilia movimentata dalla neve, che ha costretto i bergamaschi ad anticipare alle tre del pomeriggio in sede a Zingonia la rifinitura, ha recuperato per modo di dire il portiere titolare Marco Carnesecchi, che si trascinava problemi all’adduttore destro da Barcellona: “E’ sotto antibiotico per l’influenza, in porta è confermato Rui Patricio”, la certezza dell’uomo in panchina. Davanti De Ketelaere è la “spalla” del bomber Mateo Retegui, 20 gol in serie A e 23 totali. Si punta su di lui, coi giovani Cassa e Vlahovic a fare panchina insieme al difensore Del Lungo, dopo il poker nel 5-0 di Verona per blindare il terzo posto in un campionato che forse ha ancora qualcosa da dire. 

Altri punti fermi, Pasalic tra le linee preferito a un Samardzic meno ferrato nel pressing sul portatore di palla, De Roon a fianco del diffidato Ederson in mezzo, Bellanova e Zappacosta sulle corsie con Cuadrado sempre pronto. Dietro, terzetto obbligato Posch-Hien-Djimsiti con l’austriaco ex Bologna anch’egli a un cartellino dalla squalifica. Il Club Brugge è un ostacolo da prendere con le pinze, anche perché ha saputo battere l’Aston Villa che poi ha concluso tra le Top Eight qualificandosi direttamente agli ottavi. “Ogni squadra che arriva in Champions vuole passare il turno. Per quello che ho visto, affrontiamo una squadra preparata tatticamente e abituata a vincere”, rimarca l’allenatore atalantino. I nerazzurri mantengono saldo l’obiettivo di andare avanti in coppa il più avanti possibile, circondati dall’affetto di 781 tifosi anche in condizioni proibitive. Al clima, infatti, s’aggiunge lo sciopero dei trasporti che renderà il rientro a chi ha il volo prenotato qualcosa di simile a un’odissea. Infine, il bilancio con le belghe in Europa che pur rievocando bei ricordi lascia intendere che la vittoria, mai arrivata, è tutt’altro che scontata. Il Malines batté la famosa banda Mondonico, allora in risalita dalla serie B, col doppio 2-1 nella semifinale di Coppa delle Coppe il 6 e 20 aprile 1988. E in principio fu un’altra fiamminga, il Lüttich, in Mitropa Cup: 13 e 24 maggio 1978, in panchina il bergamasco d.o.c. Titta Rota, sconfitta per 3-1 in Belgio e 2-2 a Bergamo al ritorno. Che sia la volta buona?

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