Champions League, Fonseca: ‘Milan fai il Diavolo, batti il Bruges’

Non sarà “decisiva”, come sottolinea espressamente Paulo Fonseca, ma sicuramente “è molto importante” per il cammino Champions del Milan.

Dopo i ko contro Liverpool e Leverkusen nelle prime due sfide europee, contro il Bruges a San Siro i rossoneri devono solo vincere.

In campo questa volta ci sarà Leao, grande escluso contro l’Udinese, titolare insieme a Theo Hernandez che in campionato era squalificato. “Quello che mi aspetto da loro – spiega l’allenatore portoghese – è quello che mi aspetto da tutti. Devono fare il massimo per far vincere il Milan. E’ una situazione normale, anche per loro”.

Non sono le uniche indicazioni del tecnico. La prova con l’Udinese ha lasciato strascichi positivi, tanto che Fonseca annuncia tutta la formazione titolare: Maignan, Emerson, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez, Fofana, Loftus-Cheek, Reijnders, Leao, Pulisic e Morata. Niente scaramanzia, alle squadre forti e solide non serve.

Ed è quanto vorrebbe Fonseca: un Milan unito e agguerrito, come quello visto sabato. “In futuro spero che questo atteggiamento possa essere la normalità, facendo così possiamo costruire altre cose. Deve essere la normalità, poi possiamo crescere, e secondo me stiamo crescendo”, spiega. Certo servirebbe anche un po’ di malizia in più: “Facciamo pochi falli? Eh, siamo tanto ‘santi’ ma dovremmo essere un po’ di più ciò che siamo noi, ‘diavoli'”.

Poco importa come si arriva alla vittoria, il Milan ha un solo risultato accettabile a disposizione. Nella lunga classifica Champions i rossoneri sono 32/i, zero punti come Stella Rossa, Girona e Bratislava. “Abbiamo giocato le prime due partite contro due squadre tra le migliori in Europa ma col Leverkusen nel secondo tempo abbiamo fatto un’ottima partita. Vogliamo continuare a crescere, il Bruges gioca bene ma noi dobbiamo vincere se vogliamo continuare in questa competizione. Non è decisiva ma è importante e dobbiamo vincere”. Ancora una volta c’è urgenza di risposte. Al momento indicare obiettivi concreti, punti da conquistare per risollevare le sorti in Champions, è davvero troppo presto.

Così Fosenca non si sbilancia. “Non penso molto a lungo termine. Non abbiamo vinto le prime due partite dobbiamo pensare alla prossima. Domani non dobbiamo fare grandi conti per il futuro ma semplicemente vincere. Ora abbiamo tante gare, dobbiamo pensare partita per partita”. Sette gare in tre settimane che possono cambiare le sorti del Milan. Sicuramente il tecnico riproporrà il turnover anche in campionato e con Jovic infortunato e Abraham non al meglio per il problema alla spalla, domani a San Siro ci sarà anche Camarda. Aver ricevuto risposte dalle seconde linee contro l’Udinese, comunque, dà ulteriori certezze all’allenatore.

Ma nel calcio si sa, sono i risultati a contare. “Abbiamo fatto bene contro l’Udinese e ora dobbiamo farlo anche in Champions. Non abbiamo ancora vinto – ammette Reijnder – e dobbiamo farlo. Domani mi aspetto di essere importante per la squadra, se non arriva il gol va bene anche l’assist”. La sua espulsione rimediata in campionato ha fatto discutere a lungo ma può essere stata il punto di svolta della stagione del Milan. 

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