ChatGpt, una valanga di finte app truffano gli utenti

(ANSA) – ROMA, 22 MAG – L’app di ChatGpt è disponibile da
pochi giorni negli Stati Uniti ma diversi truffatori già stanno
sfruttando la popolarità del chatbot per ingannare gli utenti e
ottenere guadagni in maniera fraudolenta. Gli esperti di
sicurezza di Sophos hanno individuato sugli store di Apple e
Google diverse applicazioni che promettono funzionalità simili
quelle di ChatGpt in cambio di un abbonamento.
    In gergo si chiamano ‘fleeceware’, un tipo di truffa che
sfrutta i meccanismi di acquisto in-app dei negozi digitali. Se
scaricate, queste applicazioni fasulle prima promettono
l’accesso alla piattaforma attraverso prove gratuite e, infine,
addebitano senza preavviso costi aggiuntivi per abbonamenti ai
quali l’utente non si è iscritto intenzionalmente. Inducono le
vittime a pagare una tariffa settimanale o mensile rivelandosi
difficili da eliminare. I truffatori utilizzano anche tattiche
ingannevoli come errori di battitura, recensioni false e annunci
fuorvianti per attirare e fidelizzare gli utenti. Tra le app
truffaldine sono state individuate ChatOn, Chat Gbt e Genie. Le
app non hanno nulla a che fare con OpenAI o ChatGpt e violano i
termini di servizio di OpenAI.
    “Diversi annunci per questo tipo di applicazioni sono su
piattaforme di social media dove è economico fare pubblicità, a
volte usano tattiche come errori di battitura nel nome –
chiamando l’applicazione ‘Chat Gbt’ o altro – per escludere le
persone che potrebbero essere un po’ più esperte”, spiega Sean
Gallagher, ricercatore senior sulle minacce di Sophos. (ANSA).
   

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