venerdì, 29 Novembre 2024
Chatrian, ho lasciato perché non so fare anche l”esecutivo’
Carlo Chatrian, il giornalista e
scrittore italiano direttore artistico uscente della Berlinale,
ha spiegato di lasciare il festival in quanto è giunto al suo
ultimo anno di un mandato quinquennale che non intende più
prolungare in quanto non si ritiene in grado di ricoprire il
richiesto ruolo di direttore generale (o “esecutivo”) finora
affidato alla olandese Mariette Rissenbeek.
“Io e Mariette avevamo un mandato di cinque anni”, ha
ricordato durante la conferenza stampa di presentazione della
74/a edizione del festival tenuta oggi alla “Casa delle culture
del mondo” a Berlino. “È vero – ha aggiunto – che all’inizio ho
detto che ero disposto a continuare” (…) Ma poi le persone che
hanno la responsabilità di vedere il futuro della Berlinale
hanno pensato che questa struttura con due leader non fosse
quella giusta e che io non mi ritengo in grado di gestire il
festival da solo”.
“Questa è stata la decisione del Ministero”, ha detto ancora
Chatrian con implicito riferimento a quello della cultura della
città-regione Berlino guidato da Claudia Roth. “Quindi è la fine
di un mandato e ci sarà una nuova persona a cui entrambi
facciamo i migliori auguri di continuare la grande tradizione di
questo festival”, ha concluso riferendosi implicitamente alla
statunitense Tricia Tuttle che, come annunciato a dicembre,
assumerà l’incarico riunificato ad aprile.
Chatrian e Rissenbeek avevano assunto ufficialmente
l’incarico nel giugno 2019 creando, per la prima volta nella
storia del festival del cinema berlinese, una doppia-guida che
ha curato l’organizzazione delle edizioni della Berlinale dal
2020. Chatrian, nato a Torino nel dicembre 1971 (52 anni), fra
il 2013 e il ’18 era stato direttore artistico del Festival di
Locarno.
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