sabato, 23 Novembre 2024
Chi firma gli attacchi anti-Russia a Belgorod
La scorsa notte la città russa di Belgorod è stata colpita da attacchi di droni e con una serie di post su Telegram, il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha affermato che «due case sono state colpite da droni nella città di Grayvoron», già luogo di un precedente attacco. Chi è stato?
I volontari russi filo-ucraini alleati dell’esercito ucraino che sono coordinati dai servizi segreti di Kiev hanno rivendicato l’azione a Belgorod ma secondo fonti locali sarebbero state colpite anche le città di Antonovka, Kozinka e Gora-Podol. «Ci sono almeno otto i feriti nell’attacco -ha riferito il governatore- un gruppo di sabotaggio e ricognizione, unità del ministro della Difesa e di tutte le agenzie di sicurezza, sono entrate nella zona dell’attacco per portare a termine operazioni di combattimento per proteggere il nostro Paese. La situazione rimane estremamente tesa». Poi Gladkov ha aggiunto che «il Ministero della Difesa della Federazione Russa, insieme alle Forze dell’ordine, continua a ripulire il territorio del distretto Grayvoronsky della regione di Belgorod dal gruppo di sabotaggio e ricognizione delle forze armate dell’Ucraina. Ci sono informazioni secondo cui ci sono due civili feriti in quegli insediamenti in cui è entrato il nemico. Finora, le forze di sicurezza non sono state in grado di raggiungerli».
Il blitz oltreconfine messo a segno dai ribelli russi filo-ucraini è un duro colpo alla già ammaccata reputazione dell’esercito russo incapace di reagire non solo al fronte ma anche alle operazioni mirate preparate dall’intelligence militare ucraina (Gur) guidata dal generale Kirilo Budanov che negli ultimi mesi è riuscito a sorprendere più volte i russi. Ma chi sono questi ribelli filo-ucraini e cosa li motiva?
C’è un po’ di tutto: georgiani, bielorussi, ceceni e moltissimi russi e l’odio per Vladimir Putin è il sentimento comune di queste unità che gli ucraini utilizzano per le loro operazioni speciali tra le quali vanno ricordate l’esplosione che ha devastato il ponte sullo stretto di Kerch, l’uccisione del propagandista Vladlen Tatarsky con una bomba nascosta dentro una statuetta, senza dimenticare l’omicidio di Dar’ja Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin (che era probabilmente il vero obiettivo dell’attentato), commesso il 20 agosto del 2022 a Bol’šie Vjazëmy, presso Mosca. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla Tass ha dichiarato che «lo scopo del sabotaggio ucraino nella regione di Belgorod è quello di distogliere l’attenzione dalla situazione nella direzione di Bakhmut» e che «il presidente russo, Vladimir Putin è stato informato del tentativo di incursione. Il ministero della Difesa, l’Fsb e il servizio di frontiera hanno riferito a Putin di un tentativo da parte di sabotatori ucraini di irrompere nella regione di Belgorod. Le forze russe stanno lavorando per espellere il gruppo di sabotatori ucraini dal territorio della Federazione Russa e distruggerlo. Ci sono abbastanza forze e mezzi», ha assicurato il portavoce del Cremlino.
Secondo il rappresentante dell’intelligence di Kiev, Andriy Yusov, ripreso dalla stampa ucraina, ha affermato che «oggi il Corpo dei Volontari Russi e la Legione Libertà di Russia, composta da cittadini della Federazione Russa, hanno iniziato un’operazione per liberare questi territori della regione di Belgorod dal cosiddetto regime di Putin e respingere il nemico al fine di creare una certa zona di sicurezza per la protezione della popolazione civile ucraina». Mentre i russi masticano amaro per aver visto violato il loro territorio ancora una volta, il secondo uomo più odiato a Mosca (il primo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky) Kirillo Budanov ha diffuso un video nel quale in lingua russa chiede ai soldati di Mosca «di arrendersi, prima di essere uccisi o feriti gravemente sul fronte ucraino che è un tritacarne. Se vi arrenderete godrete dello status di prigionieri in strutture presidiate dalla Croce rossa e come tali continuerete a ricevere la paga da militari. Altrimenti, sappiate che la situazione sul fronte per voi sta per diventare peggiore».
Intanto la guerra continua senza sosta e secondo lo Stato Maggiore ucraino «la Russia ha effettuato 20 attacchi missilistici contro le regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Kharkiv, utilizzando missili da crociera, missili balistici Iskander-M e missili antiaerei S-300, nelle ultime 24 ore la Russia ha lanciato 48 attacchi aerei utilizzando i droni Shahed e ha preso di mira obiettivi sia civili che militari con un massimo di 90 attacchi utilizzando sistemi di razzi a lancio multiplo. I bombardamenti hanno provocato un numero ancora imprecisato di feriti tra i civili, nonché danni a edifici residenziali, asili e altre infrastrutture civili».