Ciclismo: ecco la Milano-Sanremo, tutti contro Pogacar

E’ la prima, e la meno pronosticabile, della classiche di Primavera, ma questa volta la Milano-Sanremo sfugge all’assioma. Infatti dopo essere arrivato quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo nel 2024, Tadej Pogacar ha tutte le intenzioni di prendersi quel successo che manca nella sua già ricchissima bacheca. Se ci riuscisse, entrerebbe nella storia, non solo per ciò che fa ogni volta in bicicletta, ma anche perché sono 42 anni che il detentore della maglia iridata, l’ultimo fu Beppe Saronni nel 1983, non vince a Sanremo.

Poteva farlo l’anno scorso Mathieu Van der Poel, fieramente intenzionato domani a battersi fino all’ultimo con Pogacar (“vincere contro uno dei migliori della storia è uno stimolo enorme”, dice l’olandese), ma preferì mettersi al servizio di Jasper Philipsen, che ricambiò il favore del suo capitano imponendosi nello sprint finale. Ora il belga tiene talmente ad esserci che sarà al via nonostante sia ancora alle prese con le conseguenze dell’incidente occorsogli a Nokere: “ha avuto ovviamente un impatto enorme sul mio corpo – le parole di Philipsen -. Con molte abrasioni e qualche punto di sutura non sarà facile affrontare la Sanremo, ma voglio provarci”.

Ma su tutti aleggia il fantasma di Pogacar, che fin dalle prime battute metterà al lavoro la sua squadra, la UAE Emirates (che schiererà anche quell’Isaac Del Toro che ha appena vinto la Milano-Torino), per sfiancare progressivamente i velocisti per poi, presumibilmente, tentare l’attacco sulla Cipressa per provare a scrollarsi ogni avversario già alla fine del Poggio.

Intanto il fenomeno sloveno, quotato 3.75 dai bookmakers a testimonianza che ‘la classica di Primavera’ è sempre imprevedibile, ha dato un’incredibile dimostrazione di classe e forza vincendo per distacco lo ‘Strade Bianche’ nonostante la caduta e le ferite riportate. Ora avvisa i rivali sottolineando che “stiamo entrando in un periodo di gare entusiasmante e mi sento pronto per la Milano-Sanremo. E’ una gara che vorrei davvero vincere: conosco molto bene la strada verso il traguardo e spero di rendere entusiasmante la corsa. Con la squadra avremo sicuramente un piano”.

 Tra i 175 ciclisti che domani saranno ai nastri di partenza, in 6 hanno già vinto la Milano-Sanremo. Soltanto 31, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, gli italiani in gara, fra i quali ci sono Jonathan Milan che spera in caso di arrivo in volata, e Filippo Ganna che sia qui che poi alla Parigi-Roubaix si sente in grado di fare bene: non a caso due anni fa a Sanremo è arrivato secondo. Finora i successi dei ‘padroni di casa’ sono stati 51, l’ultimo con Vincenzo Nibali nel 2018, e Super Pippo è un altro di quelli che proverà a rendere dura la vita a Pogacar, così come tenteranno di fare i vari Pidcock, Pedersen, Matthews e Girmay.

Ganna è reduce dall’ottimo rodaggio nella Tirreno-Adriatico, “alla quale sono arrivato con la testa e il corpo al posto giusto, consapevole di stare bene. La mentalità fa tanto in questo ciclismo, quindi voglio restare calmo, senza fasciarmi la testa prima del dovuto”. “Mi piacerebbe essere protagonista sia qui alla Milano-Saremo che alla Parigi-Roubaix – continua Ganna -, e se avessi una sfera di cristallo mi piacerebbe sapere come andranno a finire. Ma non è possibile fare previsioni, quindi lavoro per arrivarci nella miglior condizione possibile. Una volta fatto il massimo, se arriverà il risultato benissimo, se qualcuno sarà più forte di me gli farò i complimenti”. 

La Milano-Sanremo domani avrà un prologo femminile, perché dopo venti anni, l’ultima edizione era stata quella del 2005, tornerà anche la ‘Primavera Rosa’, ovvero la versione di questa classica riservata alle donne. Grandi favorite sono Lotte Kopecky e Demi Vollering, ma si può star certi che Elisa Longo Borghini e Elisa Balsamo proveranno a fare l’impresa, così come l’olimpionica di Parigi, l’americana Kristen Faulkner, e l’ ‘eterna’ olandese Marianne Vos, 37 anni e ancora tantissima voglia di vincere. 
   

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