giovedì, 6 Febbraio 2025
Cinema: Drive my car, quando contano i silenzi
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(ANSA) – ROMA, 17 SET – DRIVE MY CAR di Ryūsuke Hamaguchi,
adattamento del racconto omonimo di Haruki Murakami contenuto
nella raccolta Uomini senza donne (2014), è pieno di estetica
giapponese fatta di rigore maniacale e un pizzico di follia.
Il film, in sala dal 23 settembre con Tucker Film e in
concorso per il Giappone al Festival di Cannes dove ha vinto il premio della sceneggiatura, ha come protagonista Yusuke
Kafuku (Hidetoshi Nishijima), attore e regista di teatro pieno
di silenzi e fascino che non si è più ripreso dopo l’improvvisa
morte della bella moglie, una drammaturga che aveva il dono di
immaginare e raccontare storie durante il sesso, storie che
regolarmente dimenticava.
Due anni più tardi viene chiesto a Kafuku di mettere in scena
Zio Vanja per un festival ad Hiroshima e lì, gli viene assegnata
Misaki (Tôko Miura) un’autista, giovane e molto riservata. Sarà
lei a dover condurre l’auto d’epoca del drammaturgo, una Saab
900 Turbo Coupè, di cui è molto geloso.
Ogni mattina la ragazza porta Kafuku nel teatro dove sta facendo
i provini per ‘Zio Vanja’, e questo per un’edizione della piece
multiculturale.
Quando però l’esuberante giovane attore che ha scelto per zio
Vanja, Kōji Takatsuki (Masaki Okada), viene arrestato per una
rissa, al drammaturgo la difficile scelta se dare forfait o
accettare lui, in prima persona, di vestire i panni del
protagonista del dramma di Anton Čhecov. (ANSA).