martedì, 11 Febbraio 2025
Cinema: femminicidio tema ultimo film per trilogia di Coda
(ANSA) – CAGLIARI, 29 OTT – Uno sguardo sulla violenza di
genere, sulla ferocia del Femminicidio in un excursus che
attraversa il ‘900 per arrivare alle più recenti cronache.
Giovanni Coda ritorna sul set, tra novembre e dicembre, per le
riprese del nuovo film, “La sposa nel vento”. Al via il casting.
Lo sguardo del regista cagliaritano si posa su un tema attuale, “frutto di una cultura maschilista, di uno squilibrio di potere
tra i generi” e di cui è utile parlare”, sottolinea Francesco
Montini della Movie Factory Roma che produce il film. L’uscita
sarà primavera del 2022. E’ l’ultimo capitolo della trilogia
sulla violenza di genere. Arriva dopo i pluripremiati “Il Rosa
Nudo”, sulla persecuzione nazista contro gli omosessuali e “Bullied To Death”, sul cyberbullismo omofobo.
“Un cinema militante con uno sguardo d’autore rivolto ai temi
dei diritti civili dove convivono sperimentazione e ricerca
documentaria e si intrecciano i linguaggi del cinema,
fotografia, musica, danza, arte visuale”, ha sottolineato Nevina
Satta, direttrice Sardegna Film Commission che sostiene il
progetto. “Una storia dura, potente e trasversale – spiega Coda
– si ispira a tante storie di donne di culture e origini diverse
unite da un messaggio di denuncia e allo stesso tempo di
speranza”. Da Antonia Mesina, la giovane di Orgosolo uccisa
mentre si opponeva a un tentativo di violenza sessuale e
beatificata nel 1987 da Giovanni Paolo II, alle tante storie di
donne sarde e italiane “ferite, schiavizzate, torturate,
violentate, uccise – fisicamente, mediaticamente, socialmente –
da uomini ma anche e soprattutto da una società cieca, chiusa in
schematismi di potere. Il Femminicidio è una pandemia. In Italia
ogni 48 ore, una donna viene uccisa”, aggiunge Coda che ambienta
la storia in un futuro prossimo e una data simbolica: il 25
novembre 2022.
Frammenti di vita vissuta si intrecciano a testimonianze di
grandi donne come Tina Modotti, Gerda Taro, Diane Arbus,
Francesca Woodman e Frida Khalo. Da Orgosolo il set si sposta in
tutte le province sarde, Quartu Sant’Elena, Carbonia, il
Montiferru tra le tappe. “Un film ‘cinefotografico’ – annuncia
Coda -, sintesi di dieci anni di ricerca visuale e cinema
sperimentale”. (ANSA).