Cinema: Ischia, da Tu, Mio di Erri De Luca un film di August

(ANSA) – NAPOLI, 20 LUG – Si girerà a Ischia e sarà diretto
dal regista danese premio Oscar Bille August il film tratto dal
romanzo di Erri De Luca ‘Tu, Mio’ ambientato sull’isola verde:
riprese previste a maggio – giugno 2022 , il progetto è stato
presentato al 19esimo Global Film & Music Festival, l’evento
dove due anni fa lo scrittore incontrò i produttori Marc e
Vanessa Bikindou che con Cristaldi Pictures realizzeranno Me,
you. Ancora da definire il cast, Claudia Gerini dovrebbe essere la mamma italiana del protagonista sedicenne, Marco,
nell’adattamento un inglese con una dura infanzia di guerra alle
spalle . ”Per me un libro importante , è quello che mi ha
consentito di affrancarmi dal mestiere di operaio – ha
ricordato Erri De Luca (il romanzo fu pubblicato da Feltrinelli
nel 1998, ndr ) – sei anni fa con Paola Porrini Bisson, che
ora è coproduttrice con Ohpen, , c’era l’ipotesi di coinvolgere
sceneggiatori americani, poi grazie al Global festival e a
Pascal Vicedomini abbiamo fatto questi incontri. E’ il momento
e il regista giusto per realizzare il film, io sarò solo
spettatore. August avrà la sua visione”. Per il regista due
volte Palma d’oro, ”Tu, mio è un libro ricco di autenticità. Nella trasposizione
di opere letterarie per essere fedeli a volte bisogna essere
infedeli”. De Luca spiega così il suo crescente interesse per
il cinema: ”Il 900 con le sue rivoluzioni, le guerre, le
migrazioni, ha disperso le piccole storie personali. Il cinema
si è preso il compito di raccontarle, per questo credo che il
maggior storico sia Charlie Chaplin”.
    La vicenda del romanzo si svolge nel 1955 , in una estate
memorabile Marco si innamorerà di una ragazza più grande, Caia. Erri De Luca al Global festival ha ritirato il premio Ischia
Truman Capote: ”Non accetto in genere premi letterari ma
questo è una cosa diversa, Ischia mi riguarda, tutti i miei
centimetri sono cresciti al sole di Ischia, qui trascorrevo tre mesi d’ estate dopo i nove nella clausura dei vicoli
napoletani. Crescevo solo al sole come se fossi una pianta e
invece del sangue avessi della clorofilla. Mi piace anche il
nome del premio: Capote è un un autore che amo, ho letto A
Sangue Freddo da ragazzino”. (ANSA).
   

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