giovedì, 13 Febbraio 2025
Cinema: un film sul giudice Terranova, le Madonie per set
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(ANSA) – ROMA, 15 NOV – A Petralia Sottana, sulle Madonie, in
provincia di Palermo, si sono concluse le riprese del nuovo film
del regista Pasquale Scimeca sul giudice Cesare Terranova,
ucciso a Palermo da Cosa nostra assieme al maresciallo Lenin
Mancuso nel 1979. Da oltre un mese, le viuzze del borgo
medievale sono state trasformate in un vero e proprio set.
Diverse le location utilizzate: dal Palazzo Municipale alle
stradine del centro storico, dall’ex convento dei Padri
Riformati (base operativa della produzione) agli antichi palazzi
del paese. Il ‘Giudice T.’, questo il titolo del film, è
prodotto da Arbash scarl con Rai Cinema, è distribuito da Lucky
Red, verrà trasmesso nelle sale, ma anche in tv, nel 2023. Del
cast fanno parte Gaetano Bruno, nei panni del giudice Terranova;
Naike Anna Silipo, nel ruolo di sua moglie Giovanna Giaconia;
Peppino Mazzotta (l’ispettore Fazio nei vari ‘Montalbano’)
interpreterà il maresciallo Lenin Mancuso; Claudio
Castrogiovanni vestirà i panni del boss corleonese Luciano
Liggio; Marco Gambino, nel ruolo di Luciano Raia, detto ‘Cianuzzo’, pentito di mafia. Al film ha partecipato anche
Enrico Lo Verso, nei panni di un notaio. “La collaborazione fra
l’amministrazione di Petralia Sottana e l’Arbash film – dice il
sindaco di Petralia Sottana, Pietro Polito – è un importante
progetto per la riscoperta e la valorizzazione della figura del
nostro concittadino Cesare Terranova, antesignano della lotta
alla mafia, nonché la dimostrazione di quanto, un progetto
artistico, abbia importanti risvolti culturali ed economici per
le aree interne. Tutta la macchina comunale, che ringrazio di
cuore, ha dato il massimo per la buona riuscita
dell’iniziativa”. “Era destino che dovevo fare questo film –
aggiunge il regista Scimeca -. Era destino che questo film
dovevo girarlo a Petralia Sottana, la città dove il giudice è
nato, dove ha vissuto i momenti più belli e spensierati della
propria vita. È qui che ha conosciuto Giovanna Giaconia, è qui
che si è innamorato, è qui che si è sposato. Questo film lo
dovevo fare: per me è un dovere morale, alla faccia di tutti i
farisei che lottano la mafia solo a parole o peggio ancora per
fare carriera”. (ANSA).