Codice della Strada, tante novità a cominciare dalle «Moto-Taxi»

Potremo presto vedere in giro moto con insegne paramediche, lampeggiante e sirena, utilizzate per trasportare medico e infermiere, plasma oppure medicinali urgenti. Ma sarà anche possibile chiamare una moto-taxi come a Parigi, e farsi portare più rapidamente da una parte all’altra della città. Sempre che si sia disposti a fidarsi del conducente e a indossare il casco.

Sono soltanto alcuni degli effetti prodotti dalle modifiche al Codice della Strada introdotte dal Decreto Legislativo Infrastrutture che sarà presto discusso alla Camera. Per le moto ci sarà la piena possibilità di utilizzare quelle elettriche in autostrada, poiché la nuova scrittura dell’articolo 175 prevede l’accesso alle strade con pedaggio a tutti i veicoli con potenza superiore agli 11 kW. Ma soprattutto si aprono le vie di comunicazione rapide (anche le tangenziali), anche per le moto con cilindrata di soli 125cc, purché guidate da maggiorenni, come in altre nazioni europee. Sul fronte della burocrazia il provvedimento più interessante è la validità del foglio rosa che passa da sei mesi a un anno, consentendo quindi di allungare i tempi di preparazione delle prove pratiche, mentre quelle teoriche potranno essere tre e non più soltanto due.

Per gli operatori del settore sarà definitivamente più facile movimentare auto e moto con la targa prova come definito dal provvedimento entrato in vigore l’undici settembre scorso, ovvero le placche potranno essere usate anche su mezzi già immatricolati come su quelli che non lo sono ancora e privi di carta o certificato di circolazione.

Piacerà ai neopatentati la nuova regola che consente loro di guidare anche auto più potenti rispetto ai limiti precedenti, seppure per il primo anno dal conseguimento della patente B non potranno mettersi al volante di auto con rapporto potenza/tara superiore a 55 kW/tonnellata e potenza massima pari a 70 kW, a meno che al suo fianco non siederà una persona di età non superiore a 65 anni munita di patente valida per la stessa categoria o superiore, conseguita da almeno dieci anni. Dal primo gennaio 2022 i parcheggi sulle strisce blu saranno gratis per i disabili nel caso in cui siano occupati o non disponibili gli spazi a loro riservati.

I famigerati monopattini dovranno essere più lenti (da 25 a 20 km/h, e 6 km/h in area pedonale), ed essere dotati di luce dello stop e indicatori di direzione, a partire dal primo luglio 2022 sui mezzi di nuova commercializzazione, con adeguamento di quelli in circolazione entro il 1° gennaio 2024.

Altri interventi riguardano l’estensione dei divieti di guidare utilizzando smartphone, tablet, computer portatili e qualsiasi dispositivo che “comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.

Le auto elettriche non potranno sostare negli spazi delle colonnine di ricarica oltre un’ora dopo la fine del rifornimento d’energia (tranne dalle 23 alle 7 e presso gli impianti rapidi), mentre le municipalità saranno obbligate a pubblicare le somme incassate dalle multe e come tali proventi sono stati usati.

Niente più obbligo di recarsi dalle forze dell’ordine per mostrare l’esistenza di documenti richiesti durante gli accertamenti e non mostrati perché non a bordo del veicolo, ed entrano nel Codice della Strada anche i parcheggi rosa riservati a donne in gravidanza o genitori con figli fino a due anni. Infine, ci sarà una stretta sul tipo di pubblicità visibile sulle strade e sui veicoli, che non dovrà essere sessista, ispirare violenza o stereotipi offensivi, “messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica, discriminatori dell’orientamento sessuale e all’identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche”. Qui i politici devono lavorarci ancora, perché questa definizione potrebbe vietare praticamente qualsiasi concetto se considerato in modo negativo.

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