Con lockdown giovani sempre più viziosi del fumo

(ANSA) – ROMA, 25 AGO – La pandemia fa dilagare i
comportamenti nocivi per la salute, specie tra i giovani: tanti
tra quelli di 18-34 anni hanno cominciato a fumare durante il
lockdown, con la quota di fumatori in questa classe di età che
rappresenta purtroppo oltre un quarto dei viziosi del fumo
essendo salita dal 21,5% al 26,8%,.
    Sono i dati riferiti dal Cancer Research britannico ed emersi
da uno studio pubblicato sulla rivista Addiction. Lo studio ha
coinvolto quasi 3200 individui cui è stato chiesto di dire quali
e quanti cambiamenti di abitudini hanno adottato durante il
primo lockdown, dalla dieta all’igiene delle mani, dal consumo
di alcolici al fumo.
    È emerso che 652.000 giovani adulti in più fumavano bella
primavera 2020 rispetto a prima della pandemia.
    “Il primo lockdown è stato un evento senza precedenti per
quanto ha cambiato le abitudini quotidiane delle persone”, ha
affermato l’autore principale dello studio Sarah Jackson, della
University College London, su BBC Health online.
    “Abbiamo visto che molti fumatori (specie tra le persone più
in là con gli anni) hanno colto l’occasione per smettere di
fumare, che è fantastico. Tuttavia il primo lockdown è stato un
periodo di grande stress per molte persone e noi abbiamo visto
un aumento del fumo e del consumo di alcolici tra le persone più
duramente colpite dalla pandemia”, ha aggiunto.
    Sarà importante valutare nel tempo l’impatto sulla salute di
questi cambiamenti nei comportamenti delle persone. (ANSA).
   

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