Contro la Lazio, alla Juventus basta un autogol

Juventus-Lazio 1-0 in uno degli anticipi della ottava giornata del campionato di Serie A.

LA PARTITA
Di corto muso e con un’enorme dose di fortuna, la Juve riesce a battere la Lazio e a tenere il ritmo del Napoli in vetta alla classifica. I bianconeri giocano oltre un’ora in superiorità numerica per il rosso a Romagnoli, ma il gol-vittoria arriva soltanto all’85’ e grazie alla goffa autorete di Gila. Eppure, nonostante i difetti, la Juve è lassù e riprende a collezionare clean-sheet, il settimo in otto gare. Thiago Motta è in emergenza, in panchina ha soltanto sei giocatori di movimento compreso il rientrante Adzic, il classe 2006 montenegrino alla quarta convocazione stagionale. La fascia di capitano finisce sul braccio di Cambiaso, alzato sulla linea dei trequartisti insieme a Douglas Luiz e Yildiz alle spalle di Vlahovic. Thuram e Locatelli formano la coppia di mediani, Savona e Cabal sono i due terzini con Gatti e Kalulu centrali. Baroni fa un solo cambio rispetto all’ultima Lazio vista prima della sosta, con Marusic che sostituisce Lazzari sulla fascia destra. Il riferimento Castellanos, invece, è supportato da Dia con Isaksen e capitan Zaccagni. Prima della sfida, il dt Giuntoli chiude di fatto le porte al ritorno di Pogba: “La posizione è molto chiara: Paul è stato un grande calciatore ma è fermo tanto tempo, abbiamo investito su altri giocatori e la rosa è al completo” le parole del dt. Il big-match fatica ad entrare nel vivo, tanto che nei primi 20 minuti si vede solo un tiro in porta con un piattone centrale di Guendouzi.

Al 23′, invece, ecco il primo episodio chiave: Romagnoli atterra Kalulu appena fuori dall’area di rigore e Sacchi lascia correre tra le proteste furenti di Thiago Motta e dello Stadium, poi interrompe il gioco e rivede l’azione al monitor per decretare l’espulsione del biancoceleste, ma Vlahovic non sfrutta il piazzato. Baroni sacrifica una punta, Dia, per inserire un centrale, Patric, e la sua squadra comincia a chiudersi a riccio senza concedere spazi, rischiando solo su due girate di Vlahovic e Gatti che non inquadrano lo specchio di Provedel. Anche ad inizio ripresa la manovra della Juve resta lenta e poco verticale, Thiago Motta cerca la scossa al 54′ inserendo Fagioli e Weah per Locatelli e Savona. Il muro biancoceleste trema poco dopo, quando Vlahovic colpisce la traversa e Douglas Luiz si divora il vantaggio su cross al bacio dell’americano appena entrato. La sfida torna ad appiattirsi, nella Juve esordisce Adzic e si rivede Danilo ma i tanti cross bianconeri vengono tutti ricacciati indietro. Il tempo scorre veloce, all’85’ ci pensa la Dea Bendata a dare una mano ai ragazzi di Thiago Motta: il traversone di Cabal è innocuo, ma Gila anticipa Provedel e infila la sua porta. La Lazio non ha più la forza di reagire, anche durante i cinque minuti di recupero non succede praticamente nulla. Gli oltre 40mila dello Stadium esplodono di gioia al triplice fischio, Thiago Motta vince il primo big-match in questo campionato e sale al primo posto insieme al Napoli, aspettando ovviamente la sfida dei partenopei ad Empoli. Ora si apre il turno europeo: la Juve attende lo Stoccarda in Champions ancora in casa martedì alle 21, i biancocelesti invece avranno la trasferta di Europa League giovedì in Olanda contro il Twente.

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