Controluce, il fotografo scomodo di Mussolini

‘Controluce’, il nuovo docu-film di
Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà che
passa al 42/o Torino Film Festival, ha non solo il fascino di
una splendida ricerca di filmati d’epoca che riporta a galla
un’Italia, quella di inizio secolo, che sembra lontanissima ed
attuale allo stesso tempo, ma anche una parte fiction che non
stride mai con queste immagini d’archivio (cosa non facile).
    Protagonista il longilineo ed elegante Adolfo Porry-Pastorel
(interpretato da Michele Eburnea), fotografo, giornalista, padre
dei fotoreporter italiani, progenitore dei paparazzi e anche
considerato ‘il fotografo di Mussolini’ per gli scoop legati al
Duce: dalla raccolta del grano al suo arresto nel 1915. Classe
1888, Porry-Pastorel fu un fotografo moderno, pioniere di un
nuovo linguaggio e fondatore ad appena vent’anni dell’agenzia
V.E.D.O. – Visioni Editoriali Diffuse Ovunque. Insomma un grande
cronista capace di trovarsi con la sua macchina fotografica,
pesantissima e ingombrante, al posto giusto nel momento giusto
prima dei concorrenti e sempre con uno sguardo originale se non
provocatorio.
    Tra le due guerre gli viene attribuito, forse del tutto
impropriamente, l’epiteto di ‘fotografo di Mussolini’ anche per
un presunto scambio di battute con il Duce: ‘Sempre il solito
fotografo’, dice quest’ultimo, ‘Sempre il solito presidente del
Consiglio’ replica il fotografo. Sue comunque le immagini della
Marcia su Roma, del ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti
e poi scatti, sempre originali, sulle nuove abitudini degli
italiani.
   

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