Corsa a intelligenza artificiale, sfida Microsoft-Google

(ANSA) – ROMA, 08 FEB – Google lancia ‘Bard’. Baidu presenta ‘Ernie Bot’. E Microsoft annuncia l’introduzione della
tecnologia di OpenAI, a cui capo ChatGPT, sul suo motore di
ricerca Bing e sul browser Edge. La corsa all’intelligenza
artificiale accelera con i Big che si sfidano per conquistare il
mercato emergente e imporsi sulle rivali. “L’intelligenza
artificiale cambiera’ ogni categoria di software, a partire
dalla maggiore, la ricerca. Oggi lanciamo Bing e Edge
potenziati” con l’IA per aiutare in ricerche migliori online,
afferma l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella nel
corso dell’evento organizzato nella sede di Redmond, e
annunciato quasi in contemporanea con l’introduzione di Bard da
parte di Google. OpenAI, in Microsoft ha investito miliardi, è
divenuto un nome conosciuto per milioni di persone grazie al
successo di ChatGPT che, da quando è stata introdotta in
novembre, ha registrato un boom di utenti – diversi milioni solo
in pochi giorni – e aperto un acceso dibattitto sulle
potenzialità e sull’applicazione dell’intelligenza artificiale,
costringendo fra l’altro scuole e università a iniziare a
ripensare i propri modelli di insegnamento. ChatGPT è infatti in
grado di creare testi come un essere umano, usando una prosa
chiara e definita e una punteggiatura appropriata. Per Microsoft
quindi una enorme possibilità per cercare di guadagnare terreno
di fronte alle rivali agguerrite, che comunque non vogliono
restare indietro. Mentre Baidu lavora alla sua ChatGPT cinese,
Google ha lanciato Bard, che sarà inizialmente disponibile per
test a collaudatori fidati per poi essere successivamente
presentata al grande pubblico. I collaudatori sono stati
selezionati: sono un gruppo variegato geograficamente che
aiuterà Google a migliorare e capire l’uso dell’intelligenza
artificiale da parte degli utenti. Bard si pone come obiettivo
quello di generare risposte dettagliate a domande semplici. Il
suo funzionamento si basa su LaMDA, il Language Model for
Dialogue Applications, salito alle cronache lo scorso anno per
essere stato definito “senziente” da parte di uno degli
ingegneri di Google. (ANSA).
   

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