‘Così ho allenato Messi, il cane star di Anatomia di una caduta’

Tra gli attori diretti da
Justine Triet in Anatomia di una caduta c’è anche Messi, un
border collie di sette anni, dal pelo bianco e nero e gli occhi
color ghiaccio. Nel dramma francese vincitore a Cannes e
candidato agli Oscar tra i 10 migliori film dell’anno,
interpreta Scoop, il cane guida del bambino protagonista,
rimasto quasi cieco dopo un incidente.
    Arrivato la settimana scorsa da Parigi a Los Angeles, Messi
ha strappato ammirazione, coccole e selfie a mezza Hollywood. Al
pranzo dei nominati, ha concesso leccate e fotografie a Billie
Eilish, America Ferrera e Bradley Cooper. Ryan Gosling si è
spaventato quando si è gettato a terra fingendosi morto, come fa
in una scena straziante del film.
    “Ci sono voluti due mesi di allenamenti quotidiani per
insegnargli a lasciarsi andare a peso morto, gli occhi
all’indietro e la lingua fuori”, ha spiegato la sua
addestratrice e proprietaria Laura Martin Contini, durante la
conferenza stampa organizzata dalla casa di distribuzione Neon.
    “Messi è un artista incompreso. Abbiamo partecipato a decine di
provini, ma è stato sempre scartato all’ultima selezione.
    Anatomia di una caduta è la sua prima grande occasione. E non
l’ha sprecata!”, ha detto allungando un biscottino al
cane-attore sdraiato ai suoi piedi.
    Triet, nominata come miglior regista (unica donna, vista
l’esclusione di Greta Gerwig), ha sempre voluto che Scoop fosse “un personaggio a tutto tondo, non un animale che corre in giro
senza senso”. “Preparare un cane per la telecamera è un lavoro
lento, che richiede pazienza e fiducia. Qualunque cosa si muova
sul set, lui deve rimanere concentrato sull’allenatore”, secondo
Martin Contini, che ha spiegato di aver adottato il border
collie da un vicino di casa e di “aver scelto il più bruttino
della cucciolata, ma c’era qualcosa in lui… era un ‘chien de
cinema’, un cane da film”. Sono stati poi i suoi due figli
patiti di calcio a dargli il nome del campione argentino.
   
   

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