Covid: esperti Usa, basta prescrivere idrossiclorochina

(ANSA) – ROMA, 31 AGO – Stop alla prescrizione di
idrossiclorochina per Covid-19. Nel 2021, solo negli Stati
Uniti, sono state più di 560.000 le prescrizioni di questo
farmaco, anche in forma preventiva contro la malattia, ma prove
scientifiche aggiornate forniscono un supporto perché tali
prescrizioni siano interrotte.
    Questa l’opinione espressa in un commento pubblicato su The
American Journal of Medicine, dai ricercatori dello Schmidt
College of Medicine della Florida Atlantic University e da
alcuni collaboratori, che hanno esaminato i recenti principali
studi randomizzati, in doppio cieco controllati con placebo, e
presentano una meta-analisi aggiornata sull’idrossiclorochina
nella profilassi post-esposizione come così come nei pazienti
ospedalizzati. L’anno scorso, gli stessi ricercatori hanno fatto
un appello per una moratoria sulla prescrizione di
idrossiclorochina nella prevenzione o nel trattamento in attesa
dell’esito degli studi randomizzati in corso. “Le prove
randomizzate aggiornate – rileva Charles H. Hennekens, autore
senior dell’articolo – forniscono un supporto ancora più forte
per l’interruzione della prescrizione di idrossiclorochina nella
prevenzione o nel trattamento di Covid-19”. Gli autori affermano
che oltre alla mancanza di benefici significativi, le nuove
prove randomizzate mostrano possibilità di danno. Spiegano che
il precedente profilo di sicurezza rassicurante
dell’idrossiclorochina è applicabile ai pazienti con lupus e
artrite reumatoide, in prevalenza donne giovani e di mezza età,
i cui rischi di esiti cardiaci fatali dovuti al farmaco sono
molto bassi. Al contrario, i rischi per i pazienti Covid sono
significativamente più elevati, perché le complicanze
cardiovascolari fatali dovute a questo farmaco sono molto più
elevate negli anziani nelle persone con malattie cardiache
esistenti o fattori predisponenti.
    “Decessi prematuri ed evitabili – conclude Hennekens
continueranno a verificarsi se le persone assumono
idrossiclorochina ed evitano le strategie di salute pubblica di
comprovato beneficio, come vaccinazioni e dispositivi di
protezione come le mascherine”. (ANSA).
   

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