mercoledì, 5 Febbraio 2025
CR7 festa 40 anni ‘in campo con mio figlio, poi acquistare club’
Compleanno al campo di allenamento
dell’Al Nassr, con tanto di mega-torta e sue immagini, per
Cristiano Ronaldo, che ha compiuto 40 anni ed è stato
festeggiato dai compagni di squadra. Nell’occasione CR7 ha anche
concesso un’intervista a ‘Canal 11’, emittente del suo paese, il
Portogallo.
Ai suoi connazionali il plurivincitore del Pallone d’Oro ha
rivelato che rimarrà nel mondo del calcio anche dopo che avrà
smesso di giocare. “Ma non allenerò, né sarò dirigente di
qualche club – le parole di CR7 -. Se ho la possibilità di
acquistare una società di calcio, perché dovrei fare il
direttore sportivo o il Ceo? Dico di più: il mio desiderio è di
non possedere un solo club, vorrei averne più di uno”.
Nell’intervista, Ronaldo ha anche parlato dell’eventualità di
fare come LeBron James, ovvero giocare insieme al figlio, nel
suo caso Cristiano junior, che ha 14 anni e gioca nell’under 15
dell’Al Nassr. “Certo che mi piacerebbe, ma non è una cosa che
mi toglie il sonno – le sue parole -. Direi che è un qualcosa
che sta più nelle sue mani che nelle mie. Gli anni passano, e
per Cris (se stesso ndr) arriverà il momento di dire basta,
perché non ce la farà più non solo fisicamente ma anche
mentalmente. Quanto a mio figlio, seguirà il suo percorso, e io
sarò un padre orgoglioso di lui qualunque cosa faccia, il
calciatore o altro. Se diventerà un giocatore, benissimo. Se non
ce la farà, potremo dire che almeno ci avrà provato, e non sarà
certo un problema”.
Ma cosa spinge CR7 a giocare ancora, a 40 anni? “Se mi chiedi
se mi piaccia ancora allenarmi, ti rispondo di sì – spiega – E’
la stessa cosa, di venti anni fa? No, non lo è, ma ho ancora la
passione dentro, ad esempio quella di esercitarmi sui tiri e le
conclusioni a rete, di sfidare gli altri con il destro, e con il
sinistro. Sì, mi piace ancora. Degli amici mi dicono che quasi
non ho una vita oltre al calcio: è vero, però mi piace, a me va
bene così. Poi so che tra uno, due o tre anni tutto questo
finirà, ma poco importa”.
Prima di smettere tornerà a giocare in Portogallo? “No, mai,
non avrebbe senso. Il Portogallo è stato la tappa di partenza,
il luogo dove tutto è cominciato. Ogni cosa ha il suo tempo e il
suo limite”.
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