lunedì, 25 Novembre 2024
Crescono le visite e le analisi in intramoenia, picchi in E-R e Aosta
Cresce l’attivita’ in intramoenia della sanita’ pubblica. Le visita cardiologiche, ginecologiche e ortopediche e, per quanto riguarda le prestazioni strumentali, l’elettrocardiogramma, poi l’eco (color) dopplergrafia cardiaca, l’ecografia all’addome inferiore, superiore e completo e l’ecografia monolaterale e bilaterale della mammella, sono le attivita’ piu’ richieste dai cittadini italiani. La netta crescita è arrivata dopo la netta flessione (-28%) del 2020. Lo certifica la Relazione annuale del ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria per l’anno 2022 che il ministero della Salute ha trasmesso ora al Parlamento. Se già nel 2021 il trend tornava in linea con gli anni precedenti e i ricavi totali risultano superavano il 1 milione di euro (i 1,087 mld di euro per la precisione), con un incremento rispetto all’anno precedente del 33%, nel 2022 si assiste a un ulteriore salto avanti dell’8% nel 2022, con ricavi che raggiungono il valore di 1.177 milioni di euro.
In termini di spesa pro-capite, l’intramoenia nel 2022 vale 20 euro per ogni cittadino residente in Italia, ma la situazione è estremamente variegata sul territorio nazionale con forti discrepanze tra Nord e Sud del Paese, sia in termini di valore di spesa pro-capite sia in termini di variazione rispetto all’analogo dato riferito all’anno precedente. In particolare nel 2022, i picchi maggiori si registrano nelle Regioni Emilia-Romagna (34,8 euro/anno), Valle d’Aosta (32,2 euro/anno), Piemonte (29,9 euro /anno) e Toscana (28,6 euro/anno) mentre la spesa pro-capite per prestazioni in intramoenia è minima in Molise (4,4 euro/anno), in Calabria (5,5 euro/anno) e nella P.A. di Bolzano (6,5 euro/anno), ed in generale significativamente inferiore alla media nazionale nelle Regioni meridionali.
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