Crisi chip pesa sempre più su smartphone, -50 mln unità 2021

(ANSA) – ROMA, 02 OTT – Dopo l’auto, la crisi dei chip
comincia a farsi sentire concretamente anche nel mercato degli
smartphone. Secondo numeri aggiornati della società di analisi
Counterpoint Research, nel 2021 verranno spedite quasi 50
milioni di unità in meno rispetto alle stime precedenti
allontanando il settore dal risultato del 2019, l’anno di
normalità più recente.
    Secondo gli analisti, il 90% del settore sarà interessato da
questi problemi e la situazione avrà un impatto più evidente sul
secondo semestre di quest’anno: stimano che le unità totali di
smartphone spedite per il 2021 dovrebbero crescere del 6% annuo
a 1,41 miliardi di unità, mentre le previsioni precedenti
parlavano di una crescita del 9% e di 1,45 miliardi di unità.
    Nel 2019 erano stati spediti 1,479 miliardi di smartphone.
    Gli analisti riportano che i produttori di smartphone hanno
dichiarato di aver ricevuto solo l’80% dei chip già ordinati nel
secondo trimestre del 2021. E la situazione sembra peggiorare:
nel terzo trimestre è probabile che la media di ordini evasi
scenderà al 70%. La società di analisi osserva che la crisi
interessa un po’ tutti i marchi del settore, Apple un po’ meno
dei concorrenti Android come Samsung, Xiaomi e Oppo.
    Oltre che sulle auto, la crisi dei semiconduttori sta
pesando anche nel settore dei videogiochi e delle console. Lo
sviluppo dei chip è la chiave per la competitività tecnologica,
infatti grandi aziende come Google e Apple sono al lavoro da
tempo per sviluppare in casa i loro semiconduttori e ridurre
così la dipendenza dai fornitori esterni. Secondo indiscrezioni
i telefoni Pixel di Google potrebbero avere i processori interni
– denominati Tensor – già nella prossima serie il cui lancio è
imminente. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it