Critics Choice, Conclave e Wicked al top candidature

Conclave e Wicked dominano le candidature dei Critics Choice, con 11 nomination a testa. Seguono Emilia Pérez e Dune: parte seconda, con 10 candidature.
    L’associazione nordamericana di critici cinematografici ha annunciato stamattina i titoli in corsa per la 30/a edizione del premio, che si terrà il 12 gennaio a Los Angeles.
    I dieci film selezionati dalla Critics Choice Association (Cca) per il premio più importante sono A Complete Unknown, Anora, The Brutalist, Conclave, Dune: Parte seconda, Emilia Pérez, Nickel Boys, Sing Sing, The Substance e Wicked.
    Considerate anche le quasi identiche nomination ai Golden Globe annunciate lunedì, comincia ad essere chiaro che aria tiri a Hollywood e quali siano i nomi e i titoli più forti per la corsa agli Oscar.
    Guadagnano terreno come migliori attori Timothée Chalamet, candidato per la sua trasformazione in un giovane Bob Dylan nel biopic di James Mangold, Adrien Brody architetto ebreo in The Brutalist, Daniel Craig expat tormentato in Queer di Luca Guadagnino, Colman Domingo incarcerato ingiustamente in Sing Sing e l’inglese Ralph Fiennes protagonista di Conclave, qui affiancati da Hugh Grant in un insolito ruolo horror in Heretic (ai Golden Globe l’outsider era Sebastian Stan in The Apprentice).
    Tra le donne, i votanti della Cca hanno confermato le preferenze dei colleghi dei Golden Globe con Cynthia Erivo strega dalla pelle verde in Wicked, Karla Sofía Gascón narcos redenta e trasformata in Emilia Pérez, Angelina Jolie nei panni della Divina Callas in Maria, la giovane Mikey Madison, ragazza squillo innamorata di un rampollo russo in Anora e Demi Moore, che in The Substance assume una strana sostanza pur di rimanere giovane e bella. I critici aggiungono a questa rosa Marianne Jean-Baptiste di Hard Truths e trascurano invece Pamela Anderson nel toccante The Last Showgirl di Gia Coppola e Amy Adams in Nightbitch.
    Tra gli interpreti secondari spiccano Kieran Culkin nel dolente personaggio scritto per lui da Jesse Eisenberg in A Real Pain e Yura Borisov, lo scagnozzo russo dal cuore buono di Anora. Nella stessa categoria, al femminile, ci sono l’italiana Isabella Rossellini, nel ruolo della suora che gestisce la Casa Santa Marta durante la clausura dei cardinali in Conclave, la fatina di Wicked Ariana Grande, Margaret Qualley per The Substance, Zoe Saldaña rivelazione del musical di Jacques Audiard girato in spagnolo.
    Emilia Pérez è in corsa anche tra i film in lingua non inglese insieme a l’iraniano Il Seme del Fico Sacro, l’indiano All We Imagine as Light, il cartone lettone Flow, il brasiliano Io Sono Ancora Qui e l’irlandese Kneecap. Niente da fare per Vermiglio, dell’italiana Maura Delpero che è in gara per il Golden Globe il 5 gennaio. Il costume designer Massimo Cantini Parrini è stato selezionato per il suo lavoro in Maria di Pablo Larraín.
   

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