mercoledì, 2 Aprile 2025
Cronenberg, ‘neppure questo film mi ha salvato dal dolore’

Mentre nell’Occidente moderno parlare
di morte è ormai sempre più un tabù, David Cronenberg in
controtendenza dedica al post mortem un intero film di oltre due
ore, non risparmiando nulla allo spettatore, come l’interno
della bara con il corpo in putrefazione. È The Shrouds – Segreti
Sepolti, film già in concorso a Cannes e dal 3 aprile in sala
con Europictures in collaborazione con Adler Entertainment,
dedicato alla moglie Carolyn scomparsa nel 2017. Un film, anzi,
che nasce proprio dalla morte della donna e dal desiderio
impossibile di Cronenberg di accompagnarla nella bara per non
lasciarla sola.
In questo thriller-horror, che diventa nel finale
un’intricata e confusa spy story, il protagonista è Karsh
(Vincent Cassel), tanto innamorato di sua moglie Becca (Diane
Kruger) che quando questa muore colloca nella sua bara, dove ha
promesso di raggiungerla, una telecamera attivabile con app. Non
solo, Karsh, che ha una mentalità imprenditoriale, fa di questa
sua mania un’impresa, costruendo un intero cimitero per ricchi
con queste caratteristiche e fornito anche di un ristorante alla
moda. “Mia moglie se n’è andata nel 2017 – dice Cronenberg in
collegamento dal Canada – e ho subito pensato che non sarei mai
più stato in grado di fare un film, perché lei era estremamente
presente nella mia vita e parte integrante del mio cinema. Ho
pensato poi che dovevo in qualche modo affrontare la questione
del lutto e ho cominciato a scrivere questa sceneggiatura basata
appunto sulla sua morte, ma in base alla mia esperienza ho
sperimentato che non c’è nessuna strategia per liberarsi del
dolore, dal lutto, compreso fare questo film perché il dolore e
il lutto non se ne vanno. La persona va via e a te resta il
dolore”.
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