venerdì, 18 Aprile 2025
Cure palliative, prima stanza multisensoriale Snoezelen Sardegna

È stata chiamata “Stanza Serena”:
è la sala multisensoriale-Snoezelen, una parola olandese che
richiama il termine “rilassare”. Già, perché in questo
innovativo spazio nel centro di Cure palliative e Terapie del
dolore del San Giovanni di Dio, primo in Sardegna, i pazienti
vivono un’esperienza diversa e rilassante durante le loro
terapie.
“Questa stanza si chiama Serena non solo perché è
rassicurante – spiega l’oncologa palliativista Maria Cristina
Deidda, referente del centro dell’Aou di Cagliari – ma anche
perché prende il nome di una nostra giovane paziente, che ci ha
lasciato di recente: questo ambiente nasce grazie alla donazione
dei suoi genitori all’associazione di volontariato no profit ODV “Vestiamoci di Vita”».
Il centro di Cure palliative e Terapia del dolore del San
Giovanni di Dio registra ogni anno circa 6mila accessi. “Questo
è un luogo speciale – prosegue la dottoressa Deidda – dove i
bambini e gli adulti con gravi disabilità, o altre patologie
debilitanti come le oncologiche avanzate sono immersi in un
ambiente con luci, colori, suoni, odori, vibrazioni e
oscillazioni opportunamente modulate, con l’obiettivo di
migliorare la qualità della vita incidendo su umore e
comportamento”. Qui, spiega Gabriele Finco, direttore di
Anestesia e Rianimazione dell’Aou di Cagliari, “i cittadini e le
cittadine possono usufruire di una stimolazione dei cinque sensi
primari che, agendo simultaneamente a livello della corteccia
cerebrale, ne favoriscono il rilassamento e la riduzione del
dolore cronico avvertito”.
Le stanze Snoezelen, dice ancora la specialista, “sono adatte
ad ogni età e a vari tipi di disabilità. L’esperienza in
ambienti multisensoriali determina miglioramenti, nel paziente,
nell’area dell’aderenza alla terapia, della concentrazione,
dell’interazione comunicativa con i curanti e della qualità
della vita avvertita”. Al San Giovanni di Dio, aggiunge la
palliativista, “utilizziamo questa stanza per i pazienti in cure
palliative precoci e terminali, durante le terapie di supporto
nel day service. Tra l’altro, ricerche condotte su pazienti
hospice/lungodegenza, che hanno passato un’ora o più nella
stanza multisensoriale, testimoniano una significativa riduzione
dell’ansia e fino al 40% del dolore”.
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