domenica, 19 Gennaio 2025
Cure su misura per il neuroblastoma, tumore della prima infanzia
Il neuroblastoma è uno tra i tumori
più comuni della prima infanzia e, nelle forme ad alto rischio,
il 30% dei bambini che ne è colpito sviluppa la ricomparsa della
malattia entro i primi due anni dalla fine del trattamento.
Anche in questi casi è centrale lo studio delle mutazioni nei
geni per individuare terapie personalizzate capaci di colpire in
modo mirato le cellule malate. Punta a sviluppare ‘cure su
misura’ per questo tumore il programma di ricerca Preme,
coordinato dall’ospedale Gaslini di Genova e supportato anche
dalla campagna di raccolta fondi lanciata per Natale
dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.
Ogni anno in Italia si registrano circa 130-140 nuovi casi
di neuroblastoma, tumore solido extracranico che colpisce le
cellule del sistema nervoso, e la sopravvivenza è di circa il 75
percento a tre anni dalla diagnosi. Ma nel momento in cui la
malattia si ripresenta, nelle forme ad alto rischio, la
sopravvivenza non supera il 15%. “In alcuni casi, però, il
neuroblastoma che recidiva subisce mutazioni genomiche che
possono essere bersagliabili con farmaci già disponibili in
commercio che possono essere utilizzati in associazione o meno
alla chemioterapia”, spiega Massimo Conte, membro
dell’Associazione Italiana ematologia oncologia pediatrica
(Aieop) e coordinatore dello studio Preme (PeRsonalizEd
Medicine) del Gaslini. “Con questo programma – aggiunge – si
ottengono in poche settimane i risultati dello studio genomico
del tumore in modo da individuare terapie personalizzate per
ogni bimbo, in base alle mutazioni nei geni”. Di qui
l’importanza di sottoporre tutti i bambini con recidiva a questo
protocollo multicentrico, condotto anche in collaborazione con
altri istituti, tra cui il Centro di biotecnologie avanzate
Ceinge di Napoli. “La campagna ‘Dono la ricerca, ridono la
vita’, a Natale, propone regali solidali per contribuire a
finanziare questo e altri rami di ricerca scientifica”, spiega
Sara Costa, presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta
al Neuroblastoma, che vede uniti genitori e oncologi.
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