Cybersecurity, cresce il numero di imprese italiane esposte

(ANSA) – RICCIONE, 20 OTT – Cresce del 73% il numero di
aziende italiane che, nei primi sei mesi del 2022, ha subito
tentativi di violazione alle proprie infrastrutture. Su circa
82.000 eventi di sicurezza rilevati, 13.000 sono gravi, ossia
tali da compromettere i processi di un’impresa nella sua
quotidianità. I numeri emergono dal più recente report di Yarix
(Var Group) che ha monitorato l’esposizione delle organizzazioni
nostrane agli attacchi di crimine informatico nel periodo da
gennaio a giugno di quest’anno. Lo studio è presentato nel corso
dell’evento “Digital Soul” al Palazzo dei Congressi di Riccione,
dedicato ai clienti Var Group.
    Secondo i dati di Yarix, ottenuti tramite il lavoro degli
analisti del Cognitive Security Operation Center, nel semestre
di riferimento sono stati registrati 630 eventi critici, con un
trend stabile rispetto al semestre precedente. Si tratta di
attività gravi in termini di rischio e impatti
sull’infrastruttura digitale dell’organizzazione, in grado di
provocare una vera emergenza per l’azienda. Richiedono
interventi di cosiddetta “Emergency Response” per ripristinare
la normalità dei sistemi, implementare le necessarie
contromisure di prevenzione e compiere una successiva analisi
post-incidente per rilevare l’origine della compromissione o
dell’attacco. Tra i settori più colpiti emergono il fashion, la
grande distribuzione organizzata e la salute, con il 34% degli
attacchi complessivi. Seguono l’Information Technology , Banca e
Finanza, entrambi all’8%.  Particolarmente significativo l’aumento dei cyberattacchi
in tutta Europa, causati anche dal contesto instabile dovuto
alla guerra tra Russia e Ucraina. Il trend osservato da Yarix è
quello di un aumento degli attacchi condotti da parte di gruppi
ransomware, che lanciano minacce per bloccare i sistemi e
chiedere un riscatto, contro infrastrutture critiche governative
e aziende di interesse strategico a livello nazionale. Tra i
Paesi potenzialmente più esposti agli attacchi cyber verso il
settore energetico, gli analisti citano l’Italia ma anche
Germania, Bulgaria, Polonia, Repubbliche Baltiche. Dalle
ricerche sotto copertura svolte dal team Yarix di Cyber Threat
Intelligence è stato, ad esempio, individuato e contattato un
criminale (o un gruppo) in possesso di dati relativi a utenti di
varie compagnie di fornitura energetica attive in Italia. I
database in possesso includevano nome, cognome, indirizzo di
residenza, numero di cellulare, codice fiscale e alcuni
indirizzi iban dei clienti. (ANSA).
   

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