Cybersicurezza, aumentano gli attacchi a fini di estorsione

(ANSA) – MILANO, 12 GEN – Da due anni Cloudflare, azienda
americana che si occupa di infrastrutture di rete, pubblica i
risultati di un sondaggio volto a indagare il trend di crescita
dei ricatti causati da attacchi informatici che bloccano i
computer. Nel report che riguarda l’ultimo trimestre del 2021,
il gruppo evidenzia i numeri più alti di sempre, dovuti ad un
aumento dei cosiddetti ddos, una tipologia di minaccia che rende
impossibile accedere ad un sito o un servizio, perché sotto
scacco dei criminali. Le statistiche riferiscono un incremento
pari al 29% anno su anno e del 175% rispetto al trimestre
precedente di attacchi ddos finalizzati a richieste di riscatto
per riavere online il sito. Tramite un distributed denial of
service, gruppi di cracker, che a differenza degli hacker
agiscono proprio per estorcere denaro e fondi, convogliano una
serie di richieste di clic verso uno stesso portale, col fine di
causarne un blocco per troppi accessi. Le industrie più colpite
da questi attacchi sono quelle del manifatturiero, videogame,
scommesse, servizi per le imprese. Tra i paesi dai quali ha
origine il traffico dei criminali verso la risorsa da bloccare
ci sono la Cina, gli Stati Uniti e il Brasile, anche se
l’utilizzo di sistemi per rendere anonima la propria posizione,
ossia l’indirizzo IP, rendono oramai difficile localizzare il
luogo da cui partono effettivamente le operazioni. Le vittime
principali, secondo Cloudflare, si trovano negli USA, seguiti da
Canada e Germania. Stando ad una recente analisi della società
di sicurezza Bitdefender, nel 2022 vedremo sempre più attacchi
ddos sponsorizzati dagli stati, che forniscono ai criminali
informatici strumenti e fonti per progredire verso le loro
attività illecite. (ANSA).
   

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