Da Parma ad Assisi per raccogliere fondi per i malati di Sla

(ANSA) – ROMA, 27 SET – Partirà mercoledì 29 settembre
l’avventura da Parma ad Assisi di Paolo e Pietro Delporto,
assieme all’atleta paralimpico Andrea Devicenzi: 500 km in 5
giorni per raccogliere fondi a favore delle famiglie colpite
dalla Sla. “La nostra è una storia di amicizia, di sport, di
valori e di aiuto verso gli altri – racconta Paolo – un’amicizia
con Andrea iniziata 10 anni fa quando, insieme a mio fratello
Pietro, abbiamo voluto sostenere l’attività agonistica degli
atleti paralimpici. Un percorso che mi ha portato ad aiutare
questi ragazzi nel corso del tempo e che oggi ci vede ancora
insieme, ma a ruoli invertiti. Oggi è infatti Andrea che aiuta
me, dal momento che sono stato colpito dalla malattia, e ho
deciso di promuovere un evento benefico dal forte valore
simbolico, per raccogliere fondi a sostengo delle famiglie
colpite dalla Sla”.
    Chi volesse contribuitre con una donazione, lo può fare con
un bonifico sull’IBAN di AISLA Onlus – Sezione Parma
Credito Valtellinese, IBAN IT39S0521612700000000000267 CAUSALE:
DONA DI SLANCIO Le città toccate saranno Parma, Reggio Emilia, Zocca,
Porretta Terme, Pistoia, Firenze, e tutte quelle attraversate
dalla via di Francesco: La Verna, San Sepolcro, Città di
Castello, Pietralunga, Gubbio e Assisi.

Chiunque lo desideri potrà pedalare a fianco di Andrea e Pietro,
oppure incontrarli per un saluto nei punti di incontro
organizzati dalla AISLA Nazionale. “Tutto ha avuto inizio grazie
allo sport e all’amore verso il ciclismo, grazie al quale siamo
riusciti a portare in pochi anni il nostro team a raggiungere
obiettivi importanti in ambito nazionale e internazionale.

Abbiamo deciso di costruire insieme a Paolo questo percorso
verso la città di Assisi, per far conoscere la realtà della Sla
a più persone possibili, le difficoltà fisiche ed economiche che
le persone con Sla affrontano quotidianamente e per
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di investire
sempre più nella ricerca”. (ANSA).
   

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