venerdì, 18 Aprile 2025
Dal vaccino alle staminali, su cosa si punta contro il Parkinson

Un vaccino, ma anche nuove molecole e
l’impianto di cellule staminali: la comunità scientifica lavora
su queste linee di ricerca per dare una risposta ai malati di
Parkinson, 300mila solo in Italia, con una crescita che
preoccupa più di tutte le altre malattie neurodegenerative.
Negli anni ’90 nel mondo si contavano 2 milioni di malati, oggi
sono 9 milioni e si stima che nel 2040 possano diventare 40
milioni. Una crescita, assicurano gli esperti, che non è legata
all’invecchiamento della popolazione.
A fare il punto, in vista della Giornata Mondiale del Parkinson
2025, che ricorre l’11 aprile, in omaggio alla nascita del
medico inglese James Parkinson, che nel 1817 descrisse per la
prima volta in modo completo la malattia, sono stati ricercatori
e associazioni riuniti all’Ambasciata d’Austria a Roma per
l’evento “Voci, Esperienze e Prospettive sul Parkinson”.
“Polveri sottili, diabete e prediabete sono fattori di rischio
accertati – ha spiegato Fabrizio Stocchi dell’IRCSS San Raffaele
di Roma – pesa anche la condizione del microbiota intestinale.
Ma sul totale dei malati, il 15% circa e’ legato a mutazioni
genetiche, non ereditarie”. “Guardare al futuro significa
cercare di bloccare o rallentare il decorso di una malattia come
il Parkinson: dagli anticorpi monoclonali che possono bloccare
la proteina infettante, agli studi su pazienti con mutazioni
genetiche causa della malattia, senza dimenticare la ricerca per
rallentare i parkinsonismi come la paralisi sovranucleare
progressiva o l’atrofia multisistemica”.
Lo sguardo al futuro della diagnosi e della terapia non deve
distogliere l’attenzione dai casi già conclamati: “Nei pazienti in stato avanzato di malattia – continua Stocchi –
dove le fluttuazioni motorie sono più frequenti si possono usare
farmaci che vengono infusi con device sottocute come accade per
i pazienti diabetici. Un approccio sintomatico molto efficace
con una continuità d’effetto garantita”.
L’azienda austriaca Ever Pharma, ha ottenuto per prima dall’Aifa
la rimborsabilità di un farmaco, del device per la
somministrazione e anche del servizio infermieristico
domiciliare. Ed è proprio questo tema, quello dell’accessibilità
a km 0 delle cure, una delle richieste che arriva dai pazienti,
come confermato da Antonella Moretti Consigliere Confederazione
Parkinson Italia. “La compresenza di attori diversi per la cura
integrata sul Parkinson permette alle persone, dalla diagnosi in
poi, di avvalersi di un’equipe interdisciplinare di pieno
accesso ai trattamenti innovativi sulla base delle fasi del “viaggio” del paziente”.
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