lunedì, 10 Febbraio 2025
Dante Ferretti, la mia vita da Macerata a Hollywood
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(ANSA) – MILANO, 02 FEB – “Ho preso il mio primo Oscar dopo
sei nomination, quella sera non volevo nemmeno andare alla
premiazione, poi mi ha convinto Martin Scorsese e quando Halle
Berry ha pronunciato il mio nome mi è preso un colpo, dovevo
dire qualcosa ma non mi veniva in mente niente, credo di aver
solo detto ‘grazie’, ma poi per gli Oscar successivi i discorsi
me li sono studiati”. L’emozione della prima statuetta non si
scorda mai per Dante Ferretti, che da Hollywood torna nelle sue
Marche come direttore artistico di Prima Scena, il Festival
europeo dedicato alla Scenografia che debutta a marzo con 4
appuntamenti in 4 città diverse, tra cui Macerata, la città
dello scenografo di ‘Hugo Cabret’, ‘Sweeney Todd’ e ‘The
Aviator’ (le tre pellicole per cui è stato premiato
dall’Academy).
“La scenografia serve a raccontare una storia” dice lui oggi
a Milano, presentando la rassegna di cui è tra i protagonisti
insieme alla collega Margherita Palli e spaziando tra i ricordi
degli inizi, i progetti in corso (il film ‘Verona’ su Romeo e
Giulietta di Timothy Bogart) e quelli futuri, tra cui una serie
su Gambino che gli è stata proposta.
Se la scenografia migliore “è quella che devo ancora fare”,
nel passato il pensiero va ai film con Federico Fellini e Pier
Paolo Pasolini. Una carriera immensa, desiderata fin da bambino: “ho deciso di fare lo scenografo a 12 anni perché andavo sempre
al cinema, per farlo – ricorda divertito – rubavo nelle tasche
di mio padre quando dormiva, poi dicevo che andavo a studiare e
invece andavo a vedere un film. Facevo l’istituto d’arte, un
giorno uno scultore di Macerata mi spiegò cosa volesse dire fare
lo scenografo e capii qual era la mia strada”. (ANSA).