lunedì, 3 Febbraio 2025
David, da Berlinguer a Gaza i 15 candidati miglior documentario
Dai ritratti di Liliana Segre, Enrico
Berlinguer e Eleonora Duse all’osservazione del mondo in guerra
a Gaza e in Ucraina: sono 15 le opere che concorrono al Premio
David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior film
documentario. Lo annuncia Piera Detassis, presidente e
direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi
David di Donatello.
La commissione per i documentari ha selezionato i titoli dai
153 documentari iscritti in concorso: una scelta che propone
ritratti e autoritratti di grandi personalità della società
civile e politica e dell’arte piuttosto che ricordi
personalissimi di genitori perduti e ancora sguardi nuovi
sull’Italia del presente, nei racconti di un gruppo di mamme in
attesa, un negozio palermitano punto d’incontro della scena
LGBTQI, un ragazzo moldavo della periferia romana, una giovane
siciliana nella sua terra sfregiata dalle antenne militari
americane e infine le realtà inaspettate spalancate dal
digitale.
Tra le 15 opere selezionate, 9 sono dirette da registe. “Il
grande numero di titoli iscritti testimonia una ricchezza
espressiva capace di abbracciare ‘imprese’ diverse, in un cinema
che nasce e si nutre indistintamente dell’indipendenza di
sguardi autoriali, di importanti strategie imprenditoriali, di
politiche culturali dei festival e dei principali broadcaster”,
scrive la commissione selezionatrice. La Giuria dell’Accademia
voterà una prima volta per individuare la cinquina di candidati
al premio e, successivamente, decreterà il vincitore del David
per il miglior film documentario.
I film selezionati per concorrere al Premio David di
Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior film
documentario sono: – A MAN FELL di Giovanni C. Lorusso: A Sabra, in Libano, dove
nel 1982 sono stati uccisi più di 3000 cittadini palestinesi e
sciiti libanesi, sorge il Gaza Hospital, diventato poi simbolo
della sopravvivenza dei palestinesi. Lì vive l’undicenne Arafat,
che passa il tempo tra le rovine degli undici piani
dell’edificio.
– AMOR di Virginia Eleuteri Serpieri: Spinta dal ricordo
doloroso di sua madre Teresa suicida nel Tevere, l’autrice
attraversa Roma alla guida della sua automobile.
– IL CASSETTO SEGRETO di Costanza Quatriglio: La Sicilia, il
mondo, una casa, una biblioteca. Un viaggio sentimentale e
avventuroso in un Novecento ormai sconosciuto, attraverso bobine
8mm, fotografie, registrazioni sonore, documenti di un archivio
unico, quello del giornalista e scrittore Giuseppe Quatriglio.
– DUSE – THE GREATEST di Sonia Bergamasco: A cent’anni dalla
scomparsa di Eleonora Duse, un’investigazione sull’attrice che
ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando Lee
Strasberg, storico direttore dell’Actors Studio, e generazioni
di attori. La Divina oltre il mito.
– LILIANA di Ruggero Gabbai: Un documentario che ripercorre la
testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre legata
all’arresto, alla deportazione e allo struggente addio al padre,
mettendo in luce gli aspetti meno conosciuti della senatrice
anche attraverso le voci di figli e nipoti.
– LIRICA UCRAINA di Francesca Mannocchi: La giornalista
Francesca Mannocchi continua il percorso che l’ha portata a
raccontare diverse zone di conflitto, tra cui l’Ucraina. Il
documentario parte dalle strade di Bucha, città martire.
– L’OCCHIO DELLA GALLINA di Antonietta De Lillo: Autoritratto
cinematografico della regista Antonietta De Lillo, relegata ai
margini dell’industria cinematografica dopo un contenzioso
giudiziario legato alla distribuzione del suo film di maggior
successo, che avrebbe potuto consacrarla al grande pubblico.
– PRIMA DELLA FINE. GLI ULTIMI GIORNI DI BERLINGUER di Samuele
Rossi: L’improvviso malore che colpì Enrico Berlinguer al
comizio di Padova, il 7 giugno 1984, la morte quattro giorni
dopo e il funerale del 13 giugno, con un corteo di oltre un
milione di persone: un documentario costruito attraverso il solo
utilizzo di materiale di archivio.
– QUIR di Nicola Bellucci: A Palermo c’è un negozio diverso da
tutti gli altri che si chiama Quir, un luogo d’amore che sfida
ogni convenzione. I proprietari sono Massimo e Gino, insieme da
quarantadue anni, forse la coppia queer più longeva d’Italia. Il
loro piccolo negozio di pelletteria è diventato un importante
punto d’incontro della scena LGBTQI locale che lotta per i
propri diritti in una Sicilia ancora roccaforte della cultura
patriarcale.
– REAL di Adele Tulli: È un viaggio immersivo che utilizza le
stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori,
webcam, smartphone, camere di sorveglianza, restituendo la
trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale.
– TEMPO D’ATTESA di Claudia Brignone: Nel parco del Bosco di
Capodimonte, a Napoli, si incontra un gruppo di donne in
gravidanza insieme a Teresa, un’ostetrica esperta che le
ascolta.
– THE FLATS di Alessandra Celesia: Belfast, New Lodge. Nel suo
appartamento in un quartiere cattolico e working class, Joe
rievoca i traumi di gioventù vissuti durante gli anni ’80,
segnati dal conflitto nordirlandese.
– THE STRONG MAN OF BURENG di Mauro Bucci: Essa, ex soldato
delle Nazioni Unite, è fuggito dal Gambia per raggiungere
l’Europa, dove è riuscito ad avviare un’attività che sostenga la
sua famiglia. Nel suo villaggio natale, Bureng, è celebrato come
un eroe.
– TINERET di Nicolò Ballante: Andrei, un ragazzo moldavo, vive
nella periferia di Roma insieme alla madre e alla sorella di 16
anni, a cui fa da padre. Le sue giornate sono scandite dalle
corse con l’auto, il lavoro come stalliere e le serate con gli
amici.
– VALENTINA E I MUOSTRI di Francesca Scalisi: Valentina
sferruzza piccole rose, mentre il padre si occupa di piante che
non producono frutti in un villaggio rurale siciliano sfigurato
dai “MUOStri”, ovvero i MUOS, imponenti antenne militari
americane.
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