Di Gregorio, racconto l’amore tardivo (2)

(di Francesco Gallo) (ANSA) – ROMA, 16 OTT – “Ho avuto una paura tremenda di
raccontare un amore tardivo. Non ho mai fatto film d’amore, mia
figlia rideva quando l’ha scoperto. È certo però che Stefania
Sandrelli è una ragazza della quale si sono innamorati tutti sul
set”. Così oggi alla Festa di Roma, Gianni Di Gregorio, con i
suoi modi gentili, parla di Astolfo, suo ultimo film pieno di
grazia dopo ‘Pranzo di Ferragosto’, ‘Gianni e le donne’, ‘Buoni
a nulla’ e ‘Lontano lontano’.
    Chi è Astolfo, interpretato dallo stesso Di Gregorio? Da
tempo pensionato è un uomo che viene sfrattato dal suo
appartamento di Roma e trova rifugio nella vecchia casa di
famiglia, un rudere in un paesino del centro Italia che era
stato, un tempo, il palazzo nobiliare dei suoi avi. Una
proprietà abbandonata da tempo e di cui tutti si sono
approfittati (trova anche in casa un inquilino abusivo), ma lui
non si scompone più di tanto. Anzi accoglie in casa altri due
sbandati come lui. Poi finalmente incontra Stefania (Sandrelli),
e lentamente si innamora di lei. Per entrambi c’è la possibilità
di vivere una seconda vita, ma bisogna avere tanto coraggio e
anche liberarsi di chi non vuole, come i figli, che un anziano
torni a vivere.
    Tanta autobiografia in Astolfo: “È vero, come si vede nel
film, anche io ho davvero una casa antica con una grondaia rotta
che il vicino si ostina da anni e anni a non riparare. Una
casa che sta nel teramano dove davvero ho ospitato delle persone
in difficoltà dopo il terremoto. Sono rimaste lì tre mesi e la
spesa, proprio come si vede in Astolfo, la facevo io, ero
quello che aveva più soldi”.
    Stefania Sandrelli (assente giustificata perché appena uscita
dal Covid)? “A lei è piaciuta molto la sceneggiatura e così ha
subito accettato. Devo riconoscere che ero emozionato quando
l’ho incontrata la prima volta – spiega il regista -. Per me è
sempre stata un mito, ma mi ha subito messo a mio agio: ‘Se ci
dobbiamo baciare, un bacetto ce lo possiamo dare’, mi ha detto
levandomi da ogni imbarazzo. Di una così ti innamori davvero”.
    (ANSA).
   

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