‘Diamanti’, l’impero delle donne di Ferzan Ozpetek

“Ho sempre pensato di fare un film
solo con attrici, ma poi non ho mai avuto il coraggio di farlo
perché credevo, sbagliando, che sarebbe stato difficile. Il
fatto è che ho sempre ritenuto che il lato femminile, anche
quello che c’è negli uomini, è il lato importante della vita”.
    Così stamani Ferzan Ozpetek parla del suo ultimo film, ‘Diamanti’, con un supercast tutto al femminile, che racconta in
due momenti temporali diversi, oggi e gli anni Settanta, di un
regista (lo stesso Ozpetek) che riunisce tutte le sue attrici di
riferimento nella sua casa per proporgli un film ambientato in
una prestigiosa sartoria romana di cinquant’anni prima. A capo
di questa sartoria due sorelle, Alberta (Luisa Ranieri) e
Gabriella (Jasmine Trinca), alle prese con un’importante
commessa da parte di una costumista premio Oscar (Vanessa
Scalera) per un film in costume ambientato a metà Settecento,
diretto da Stefano Accorsi e che ha come protagonista Kasia
Smutniak.
    Per questo film, in sala dal 19 dicembre in 400 copie con
Vision, sottolinea ancora Ozpetek: “mi ha suggerito il titolo la
mia amica Mina dicendomi: ‘il diamante è quello che resiste a
tutto come le donne’. Per quanto riguarda invece la location mi
sono ispirato – dice ancora Ozpetek – alla sartoria Tirelli
dove, da inesperto aiuto regista, andavo sempre, proprio negli
anni Settanta, e dove tra l’altro ho imparato l’importanza del
dettaglio”.
   

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