lunedì, 3 Febbraio 2025
Dinosaurs, le avventure della famiglia Sinclair (e il loro tristissimo finale)
È disponibile da qualche giorno nel catalogo Disney+ l’intera serie de I Dinosauri (Dinosaurs): quattro stagioni andate in onda negli USA tra il 1991 e il 1994, e protagoniste qui da noi di un’infinità di pomeriggi in programmi contenitore di Rai 1 nella fu-fascia ragazzi, come Big! e Solletico. A ideare queste avventure di una famiglia di dinosauri antropomorfi ambientate 60 milioni di anni fa era stato il grande Jim Henson. Anche se il papà dei Muppets non fece a tempo a veder arrivare la famiglia Sinclair in TV. Cosa che avvenne, peraltro, solo grazie ai Simpson…
UN’IDEA FOLLE
Nel 1988, Jim Henson pensa a un nuovo show televisivo, una sitcom incentrata su una famiglia di dinosauri e realizzata per mezzo di una serie di animatronic, cioè di pupazzi meccanici. Non è ancora esploso il boom del post Jurassic Park (e non è ancora stato pubblicato nemmeno il romanzo originale di Michael Crichton, se è per questo), ma Henson sa che i dinosauri piacciono a tutti, sempre, giusto? Giusto.
Coinvolge così nel progetto William Stout, un artista che a Hollywood e dintorni ha curato di tutto, dagli storyboard del primo film di Indiana Jones al video di Thriller, passando per il ruolo di production designer nel film I dominatori dell’universo e tanto, tanto altro. Stout, tra le altre cose, è un appassionato di dinosauri e ai tempi ha già realizzato tantissime illustrazioni sull’argomento. L’idea, però, viene giudicata da vari studi troppo bizzarra; solo dopo il successo dei Simpson la serie viene messa in cantiere, a inizio anni 90. Dapprima alla CBS, poi alla ABC, in una co-produzione che coinvolge la Jim Henson Productions e la Walt Disney Television.
È uno dei progetti a cui si dedica Jim Henson prima di morire, a soli 53 anni, nel maggio del 1990. Il suo posto, anche come produttore esecutivo di Dinosaurs, viene preso dal figlio Brian.
IL PETROLIO DI PANGEA
I Dinosauri racconta la vita della famiglia Sinclair – Earl, Fran e i figli Charlene, Robbie e Baby – ai tempi di Pangea. I Sinclair sono dinosauri di tipo diverso, dal megalosauro al protoceratops – e il loro cognome era ispirato a una storica compagnia petrolifera americana, la Sinclair, appunto, nel cui logo figura la sagoma di un dinosauro (per quel fatto che un tempo si pensava che a formare il petrolio sotto terra fossero stati i fossili dei dinosauri).
Come ogni sitcom che si rispetti, Dinosaurs nasconde sotto l’ironia i problemi della società contemporanea e temi delicati, dall’ambientalismo alla droga, dai telepredicatori ai diritti delle donne e della comunità LGBT, passando per le molestie sessuali sul luogo di lavoro e per una critica per nulla sottile alla fresca Guerra del Golfo. La serie va forte e al team, guidato da Michael Jacobs (Baby sitter, Crescere, che fatica!) e Bob Young, è lasciata una libertà pressoché totale. Lo stesso Jacobs racconterà che la popolarità enorme di Baby fa da scudo al resto.
IL TRISTISSIMO FINALE, APPUNTO
Il pubblico apprezza, la critica pure e I Dinosauri porta a casa al primo anno un Emmy per il suo secondo episodio, “La danza dell’accoppiamento”. La serie viene rinnovata per altre tre stagioni, ma giunti alla quarta, su I Dinosauri spira una brutta aria… di estinzione. Gli animatronic sono estremamente costosi, perciò si decide di chiudere lo show. Subodorando la cosa, il team di sceneggiatori confeziona un finale che chiuda tutto il discorso… e che finisce per andare in onda mesi prima che la serie si concluda.
La quarta stagione – in cui ci sono anche alcune guest-star, in sala di doppiaggio, come Tim Curry e Michael McKean (tra le altre cose, il Chuck McGill di Better Call Saul) – si chiude infatti con il 65° episodio della serie, nell’ottobre del 1994. Ma quell’ultimo lotto autunnale di puntate sono vecchi episodi mai andati in onda. Il lotto precedente, in estate, conteneva invece il vero finale: l’episodio 58, “La natura cambia”. La costruzione di una fabbrica incasina l’ecosistema portando all’Era Glaciale. Earl spiega alla sua famiglia cosa è accaduto e i Sinclair promettono di restare uniti, qualunque cosa accada… mentre la loro casa viene coperta dalla neve. “Siamo su questa terra da 150 milioni di anni”, dice Earl agli altri Sinclair, “è improbabile che scompariremo…”
Come si chiude quella serie spassosa sui pupazzi di dinosauro? No, niente, crepano tutti. Triste, ma se vuoi mandare un messaggio al tuo pubblico, molto efficace, no? Alla ABC, però, non la prendono bene. Jacobs riceve una telefonata dal presidente, che gli chiede come diavolo gli sia venuto in mente di uccidere di freddo l’intero cast. Jacobs non si perde d’animo e risponde che non hanno ucciso il cast, ma distrutto tutto il suo mondo. Perché è così che è andata, te lo insegnano alle elementari.