Dosso vola nei 60, Italia d’argento ai mondiali indoor 

Niente storica doppietta Europei-Mondiali per Zaynab Dosso, l’azzurra della velocita che due settimane fa ad Apeldoorn si era laureata campionessa continentale indoor dei 60 metri si è vista soffiare per due centesimi la vittoria nella manifestazione iridata in corso Nanchino.

A impedire all’Italia di cogliere il secondo oro in Cina dopo quello di Andy Diaz nel salto triplo è stata la svizzera Mujinga Kambundji, campionessa mondiale tre anni fa e vicecampionessa europea in Olanda alle spalle dell’azzurra, che ha comunque confermato di essere entrata stabilmente nell’elite mondiale riuscendo inoltre a migliorare il bronzo conquistato a Glasgow nella scorsa edizione.

La penultima giornata di gare nel Cubo di Nanchino ha visto per il team azzurro anche il quarto posto di Lorenzo nella finale dei 60 ostacoli. Nella prova più attesa di giornata per l’Italia, la 25enne emiliana si è presentata col miglior tempo nei turni eliminatori con 7.09 in batteria e un 7.07 in semifinale, pur senza ripetere il 7.01 del titolo continentale. Dosso non è partita bene allo sparo (0.180 il crono di reazione) ma ha poi preso la testa con una buona accelerazione, subendo però nel finale lo spunto vincente della Kambundji con 7.04, contro il 7-06 dell’italiana e il 7.07 della lussemburghese Patrizia van der Weken, che ha preso il bronzo.

“Mi aspettavo molto da me stessa – ha commentato l’azzurra – ma nei 60 metri la partenza non perdona. Ho sbagliato e ho pagato, però allo stesso tempo sono molto orgogliosa del mio percorso: se penso a tre anni fa, non mi sarei mai aspettata di vincere una medaglia e oggi sono quasi delusa per l’argento, mi fa strano”. “Volevo questo oro, per me e per l’Italia e continuerò a lavorare – ha proseguito Dosso -. In semifinale avevo sbagliato la partenza, poi in finale mi sono detta di mettermi sui blocchi tardi, lo starter ci ha tenuto comunque tanto e mi sono un po’ distratta. È stato difficile correre rilassata, ma sono contenta di non aver mollato. Un pensiero va anche allo staff medico federale, perché sono rimasta ferma una settimana dopo gli Europei per un problema allo scafoide e sono grata di essere riuscita a correre. Per me è un punto di partenza per la stagione all’aperto”.

Può essere soddisfatto Simonelli, anche se è sceso dal podio cha a Glasgow lo aveva visto sbandierare l’argento. L’infortunio subito a inizio stagione non può non aver pesato, ma un quarto posto è comunque un risultato di valore. Sul gradino più alto del podio si è confermato il fuoriclasse statunitense Grant Holloway, vittorioso col tempo di 7.42. L’argento è andato al francese Wilhem Belocian (7.54) e il bronzo al cinese Liu Junxi (7.55). Per Holloway è il terzo titolo iridato indoor, un’impresa riuscita a Nanchino ad un altro campione leggendario, lo svedese Mondo Duplantis, vincitore dell’oro nel salto con l’asta. La serata ha visto anche l’oro nei tremila metri del norvegese Jakob Ingebrigtsen, che punta alla doppietta con la finale dei 1.500 in programma domani, quando scenderanno in pedana Mattia Furlani nella finale del lungo e Leonardo Fabbri e Zane Weir in quella del getto del peso.

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